Non ci sono solo Messi, Neymar e Suarez a Barcellona, ma nella città catalana c’è anche un’altra realtà, spesso dimenticata, che sale agli onori delle cronaca ai più, solo quando viene, puntualmente, sconfitta nei derby contro il Barça. Parliamo dell’Espanyol. Il club biancoblu ha una storia modesta e negli ultimi anni sta soffrendo terribilmente lo strapotere dei cugini, campioni di tutto e famosi in tutto il globo terrestre. Poche soddisfazioni per l’orgogliosa tifoseria dell’Espanyol che in bacheca può contare 4 coppe del Re ed un paio di finali di Coppa Uefa. Per il resto tante amarezze e lo scherzetto fatto nel 2007 al Barça nel derby della penultima giornata. Un pareggio agguantato all’88’ che regalò il titolo di Campione di Spagna al Real Madrid ai danni proprio degli odiati concittadini che per una volta versarono lacrime amare proprio per mano dell’Espanyol. Una storia che però potrebbe cambiare, o meglio, potrebbe diventare quantomeno più avvincente nel prossimo futuro.
Speranza- Ora qualcosa potrebbe cambiare per l’Espanyol. A Novembre del 2015, Chen Yansheng, magnate cinese, ha rilevato il pacchetto di maggioranza del club diventandone il proprietario. Yansheng è il proprietario del gruppo Rastar, azienda cinese specializzata in modellismo e giocattoli e si è preso l’Espanyol al prezzo di 78 euro ad azione, rilevando un quota compresa fra il 45,1% ed il 56% della società. Le cifre dell’accordo sono state stimate, pertanto, fra i 14,3 milioni e i 17,8 milioni di euro. Non cifre astronomiche all’inizio ma il presidente ha poi versato altri 50 milioni di euro (rigorosamente cash) nelle casse del club per pagare i debiti e per acquistare definitivamente la stella della squadra, Felipe Caicedo. Il gruppo Rastar è a conduzione familiare e da Forbes viene stimato per un valore di un 1.000 milioni di euro. L’azienda fu fondata nel 2000 con il nome di plastica Xinghui industriale, ma cinque anni dopo il nome è cambiato in Rastar. Oltre al modellismo la società del signor Yansheng si occupa della produzione di biciclette, tricicli, borse, seggiolini auto per bambini e persino droni, videogiochi e applicazioni mobili. Inoltre, ha cinema, televisione e pubblicità. Per avere un’idea della potenza del gruppo, nel 2014 i ricavi hanno raggiunto 372 milioni di euro e l’utile netto è cresciuto del 91,5% a 38 milioni. Il gruppo Rastar ha tre stabilimenti, 22 filiali e circa 10.000 dipendenti ed è lo sponsor principale del club. Numeri che danno speranza ai tifosi di vedere crescere il proprio club entro qualche anno.
Idee Chiare- Yansheng ha dimostrato quasi fin da subito di avere progetti molto ambiziosi per il club. E’ di qualche giorno fa la decisione di effettuare un aumento di capitale di ben 150 milioni di euro che sarà messa nell’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci del 30 Giugno. Soldi freschi e necessari per la crescita della società, capaci di dare il via al percorso di crescita del club “fondamentali per portare l’Espanyol ad alti livelli anche in ambito internazionale” . Il patron del club di Barcellona ha le idee chiare su come poter arrivare ad una crescita abbastanza veloce, cercando di sfruttare al massimo il mercato orientale ancora non totalmente esplorato e portando all’attenzione dati e numeri importanti. “In Cina Espanyol-Athletic ha avuto una quota di pubblico del 0,08 per cento. So che può sembrare poco, ma in Cina questo significa che più di dieci milioni di spettatori hanno guardato la partita” . Yansheng ha poi aggiunto altri elementi importanti che danno maggiore forza al suo progetto di crescita del club “I dati del governo più recenti dicono che ci sono 300 milioni di persone interessate al mondo del calcio in Cina. Se siamo in grado di ottenere anche solo l’uno per cento di questi 300 milioni a vedere l’ Espanyol saranno tre milioni di appassionati. Siamo l’unico club in Spagna con un azionista di controllo di origine cinese “. Numeri, parole e dati che valgono per i tifosi dell’Espanyol come una speranza di cambiare la propria storia, anche in tempi brevi. Il biancoblu sognano di diventare competitivi e magari di poter riuscire a soffiare un titolo ai nemici di sempre, quelli che sono famosi in tutto il mondo e che ora sembrano lontani anni luce.