Vigoressia, se lo Sport diventa una malattia

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Vigoressia, quando lo Sport diventa una malattia

Probabilmente tutti abbiamo un amico/a abbastanza fissato con la palestra e col desiderio di diventare sempre più grosso. Spesso ci si scherza su, ci si fa una risata, gli si dice che ha rotto le scatole con questa dieta ipocaloria a base di petto di pollo e gallette di riso e che sta benissimo già cosi. C’è però un limite, soprattutto psicologico, che quando viene superato diventa una vera e propria patologia difficile da scovare e da curare. La vigoressia.

La dismorfia muscolare, conosciuta anche come vigoressia, megaressia o anoressia inversa è un disturbo mentale ossessivo, ma è spesso anche raggruppata tra i  disturbi alimentari.

La vigoressia consiste nella convinzione delirante o esagerata che il proprio corpo sia troppo piccolo, troppo magro, insufficientemente muscoloso, o insufficientemente magro, anche se nella maggior parte dei casi, la costituzione dell’individuo è normale o addirittura eccezionalmente grande e già muscolosa.
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Questo disturbo colpisce soprattutto i maschi, in particolare quelli coinvolti in sport in cui le dimensioni o il peso del corpo sono fattori competitivi, che li spinge in modo irrazionale a ingrossarsi sempre di più.
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La ricerca costante di migliorare apparentemente il proprio aspetto fisico consuma troppo tempo, attenzione e risorse eccessive, come routine di esercizi, regimi dietetici estremi e integratori alimentari legali e illegali come gli steroidi anabolizzanti.
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Benché paragonata all’anoressia nervosa, la vigoressia è particolarmente difficile da riconoscere, dal momento che la sua conoscenza di massa è scarsa e le persone che manifestano dismorfismo muscolare in genere hanno un aspetto molto sano e salutare.
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L’angoscia e la distrazione verso lo stato del proprio corpo provocano assenze a scuola, dal lavoro e dalla socializzazione. I tassi di tentativi di suicidio sono particolarmente alti con la dismorfia muscolare e l’incidenza degli afflitti da vigoressia è in aumento, in parte grazie alla recente divulgazione degli ideali culturali estremi dei corpi degli uomini.
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Gli psicologi hanno identificato ulteriori caratteristiche cliniche della dismorfia muscolare, come il coinvolgimento eccessivo in attività per aumentare la muscolatura, attività come restrizioni dietetiche, sovra-esercizio e iniezione di farmaci che aumentano la crescita muscolare. Le persone che soffrono di dismorfismo muscolare generalmente trascorrono più di tre ore al giorno riflettendo su come ottenere una maggiore muscolosità e non riescono a limitare le attività di sollevamento pesi. Come nell’anoressia nervosa, la ricerca inversa nella vigoressia può essere insaziabile fino ad arrivare a controllare da vicino il proprio corpo indossando più strati di abbigliamento possibili per apparire più grossi.
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Ci sono alcune categorie di persone che hanno più facilità nel contrarre questo disordine come ad esempio chi ha subito traumi o è stato vittima di bullismo. Difficile da scoprire e riconoscere ancora più difficile da trattare. Terapia insieme alla propria famiglia, riconoscimento del problema sono i rimedi più comuni fino ad arrivare a quelli di tipo farmacologico con la somministrazione di farmaci inibitori della serotonina. 
Insomma la locuzione  latina “mens sana in corpore sano” non è poi sempre vera…
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Nato a Roma nel 1990, anno delle notti magiche. Ex giocatore di basket, nonostante gli studi in legge, dopo una lunga parentesi personale negli States, decide di seguire la sua passione per lo sport e per il giornalismo.
Giornalista iscritto all'albo, da quattro anni vice caporedattore di GiocoPulito.it, speaker radiofonico a Tele Radio Stereo e co-conduttore a TeleRoma 56.

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