Sorprendono e sorprende che nonostante tutto, in finale nel primo Slam stagionale ci siano due veterani che hanno scritto pagine memorabili del tennis mondiale. Proprio loro, eleganti nei gesti tecnici e nelle movenze, con una grande dose di professionalità.
Venus Williams, la Venere del tennis professionistico, a 36 anni e 7 mesi raggiunge la 15esima finale in un Grande Slam (57 finali Wta nel singolare e 22 vittorie nel doppio). Per Venus ben 49 titoli Wta vinti e un primato leggendario: è stata la prima tennista afroamericana dell’era open ad occupare la prima posizione del ranking e, nel decennio 2000-2010 è la giocatrice ad aver vinto di più a Wimbledon, con 5 vittorie su 8 finali (di cui 4 consecutive, dal 2000 al 2003). Una vera e propria protagonista di questi anni che torna alla ribalta, dopo anni con più bassi che alti, e si troverà di fronte nell’atto finale degli Open d’Australia la sorella Serena. Le due Williams si ritrovano in finale a Melbourne 14 anni dopo. Tanti anni, tanti successi e momenti bui ma le sorelle non hanno smesso di lasciare il segno nel grande tennis ed ora, sono pronte a riscrivere un’altra pagina del tennis.
Roger Federer, (tra pochi mesi anche lui 36enne) considerato tra i più grandi giocatori della storia del tennis – è stato il numero 1 al mondo per 237 settimane consecutive, record tuttora imbattuto, dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008 – dopo aver fatto fuori in semifinale il connazionale Stan Wawrinka in 5 set, è pronto a disputare la sua sesta finale del torneo australiano (vinto 4 volte). Attualmente al 17esimo posto del ranking Atp, potrebbe sfidare nell’ultimo atto competitivo l’avversario storico di mille battaglie, Rafael Nadal. Se così fosse, ci sembrerebbe di ritornare indietro nel tempo, quando i due si contendevano il trono mondiale, dominando in lungo e in largo in ogni torneo.
Vederli ancora oggi sui grandi palcoscenici fa certamente effetto. Cos’è che li rende così competitivi nonostante l’età? Forse oltre alle grandi-immense doti tecniche e mentali, la grande professionalità, la voglia e la determinazione di esprimersi sempre al massimo, a unire tutto ciò credo ci sia la grande passione che alimentano per questo sport che non smette mai di farli divertire.
Forse è proprio questo il segreto vincente.