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Uragano Raiola: nel mirino Thohir e Pallotta

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Mino Raiola, il re del mercato, è un fiume in piena nell’intervista rilasciata a Rai Sport. Il procuratore più famoso al mondo si scaglia contro l’operato degli investitori/presidenti stranieri approdati in Serie A nelle ultime stagioni. Parte con Thohir definendolo “falso” e calcando la mano sul suo avvento alla presidenza dell’Inter. Un episodio inutile per il calcio italiano: “Thohir non è stato un bene per il calcio italiano, io non ho mai creduto al suo progetto“. Per l’agente cresciuto in Olanda le uniche azioni intraprese dal magnate indonesiano sono state quelle di aver sistemato l’Inter e averlo quotato in Asia. Tutte cose che, secondo lui, potevano essere fatte da un italiano. Continua poi parlando del Presidente della Roma James Pallotta, al centro della critica anche dell’opinione pubblica capitolina. “Deve ancora decidere cosa fare da grande“, avvicinando l’operato dell’imprenditore americano a quello del suo collega neroazzurro. Per lui il bostoniano non ha ancora le idee chiare e deve decidere se investire veramente nel club giallorosso o vendere ai cinesi, proprio come ha fatto Thohir.

L’intervista continua poi parlando del suo pezzo pregiato Paul Pogba, passato dalla Juventus al Manchester United per una cifra monstre di 105 milioni di euro (più 5 di bonus), di cui 25 finiti proprio nelle tasche del procuratore nativo di Nocera. A riguardo, Mino invita Aurelio De Laurentiis a ringraziare il suo assistito in quanto solo attraverso la sua vendita al club allenato da Mourinho, Agnelli ha potuto versare i 94 milioni per Higuain e il suo Napoli incassare l’intera clausola rescissoria.

Infine, finalmente parole dolci per il giocatore a cui è più affezionato, Mario Balotelli, passato al Nizza la scorsa estate e redivivo in Francia con goal a ripetizione. “Per me è come un figlio, l’ho mandato a Nizza, anche se lo volevano in tanti, anche in Italia, perché lì può tornare ai suoi livelli, da Pallone d’Oro

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