//

Giornata della Terra: la grandiosa sfida dello Stadio Zero Impact dei Forest Green Rovers

Inizia la lettura
//
4 mins read

Oggi si celebra la Giornata della Terra, dedicata alla salvaguardia dell’ambiente e all’ecosostenibilità. Per celebrarla vi raccontiamo l’ambizioso progetto presentato lo scorso anno da parte di una squadra inglese: uno stadio a zero impatto.

I Forest Green Rovers, club d’oltremanica militante in Conference National (quinta serie inglese), hanno svelato pochi giorni fa il proprio piano assolutamente rivoluzionario per costruire il loro nuovo impianto. Si tratterà di uno stadio fatto al 100% in legno.

La società che ha ideato l’Aquatic Centre di Londra, impianto appositamente realizzato per le Olimpiadi di Londra del 2012, la Greenbuilding, sarà responsabile dei lavori per questo sensazionale progetto, che prevede 5000 posti a sedere.

Si tratterebbe del primo stadio in assoluto di questo tipo e farebbe parte del piano di sviluppo da cento milioni di sterline, denominato EcoPark, promosso dal club.

La metà dell’Eco Park verrà occupata, oltre che dallo stadio, da molte altre strutture sportive, come campi di allenamento da calcio (indoor ed outdoor), impianti destinati ad altri sport e pure un edificio dedicato a studi scientifici sul mondo dello sport.

Il restante 50% del terreno sarà costituito da un parco fatto di uffici commerciali costruiti unicamente mediante risorse sostenibili; un progetto che dovrebbe riuscire a creare oltre 4000 posto di lavoro.

Riguardo al nuovo impianto, il presidente dei Forest Green Rovers, Dale Vince, ha rilasciato dichiarazioni, giustamente, entusiastiche. Queste le sue parole:

La Greenbuilding (studio del rivoluzionario architetto Zaha Hadid, scomparsa proprio quest’anno ndr) ha realizzato impianti incredibili in tutto il mondo, incluso, come sappiamo, quello all’interno del parco olimpico di Londra“.

“Hanno ideato uno degli stadi per la Coppa del Mondo che si svolgerà in Qatar e quindi abbiamo pensato di affidarci a loro per andare sul sicuro”.

L’elemento veramente straordinario riguardo al nostro nuovo stadio sarà, ovviamente, rappresentato dal fatto di essere realizzato completamente in legno. Incredibile. Saremo i primi al mondo”.

L’importanza di utilizzare il legno non è collegata solo al fatto che si tratta di un materiale naturale ma anche al suo minimo contenuto di carbonio, una percentuale molto minore rispetto alle altre sostanze usate per costruire uno stadio o un edificio”.

Siamo eccitati riguardo all’idea di poter collaborare con lo studio della grande Zaha Hadid. La loro esperienza con la costruzione di impianti sportivi e la loro abilità di mettere al centro di ogni progetto in primis l’ambiente per noi è assolutamente eccezionale”.

Porteremo avanti insieme a loro una sfida stimolante e dura. Correremo insieme per far sì che tutto possa concludersi il più in fretta possibile”.

In realtà, abbiamo fatto il possibile pure per rendere il nostro impianto attuale (The New Lawn, dotato di 5141 posti a sedere ndr) sostenibile al massimo; in questo caso, però, abbiamo le mani legate semplicemente perché lo stadio non è stato costruito da persone che avessero a cuore l’ambiente”.

Eco Park? Abbiamo iniziato solo con una matita ed un foglio bianco. Ora siamo ad un livello superbo invece. Ci spingeremo più avanti di chiunque altro ed il nostro sarà lo stadio più grandioso al mondo!

Una bella sfida, non c’è che dire. Peccato solo che certi progetti così rivoluzionari vedano spesso la luce da altre parti rispetto al nostro Belpaese.

Non ci resta che ammirare le incredibili foto del progetto:

[foogallery id=”10462″]

Nato a Roma sul finire degli anni Ottanta, dopo aver conseguito il diploma classico tra gloria (poca) e
insuccessi (molti di più), mi sono iscritto e laureato in Lingue e Letterature Europee e Americane presso la
facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata. Appassionato, sin dall'età più tenera, di calcio,
adoro raccontare le storie di “pallone”: il processo che sta portando il ‘tifoso’ sempre più a diventare,
invece, ‘cliente’ proprio non fa per me. Nel 2016, ho coronato il sogno di scrivere un libro tutto mio ed è
uscito "Meteore Romaniste”, mentre nel 2019 sono diventato giornalista pubblicista presso l'Ordine del Lazio

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articoli recenti a cura di