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United of Manchester – Austria Salzburg: amichevole contro il calcio business

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Il prossimo 4 Febbraio andrà in scena un’amichevole internazionale dal forte contenuto simbolico per quelle realtà che vedono nella partecipazione attiva un ruolo cruciale per un calcio a misura di tifoso, al Broadhurst Park di Manchester si affronteranno due club di proprietà dei tifosi(Community Club) uniti dalla forte opposizione al calcio business. I padroni di casa del FC United of Manchester ospiteranno la formazione austriaca della SV Austria Salzburg per una partita organizzata con lo scopo di raccogliere fondi per entrambe le società, l’incasso del match sarà diviso tra i due club che stanno attraversando una fase storica caratterizzata da qualche difficoltà economica.

Il FC United e l’Austria Salzburg hanno molto in comune, oltre all’anno di nascita, il 2005 per entrambe, sono realtà animate dallo stesso spirito di reazione al calcio business che ha invaso le loro squadre locali, la scelta di chiudere con il proprio club che non rappresentava più la propria storia e di dare vita a società dei tifosi e per i tifosi, rigettando quanto possibile ogni logica di mercato, e con lo scopo di essere al centro, e riferimento, della propria comunità.

Con un’ottima operazione volta alla promozione delle attività commerciali locali, l’amichevole, con calcio d’inizio alle 17 del pomeriggio, sarà accompagnata dal Beer Festival del FC United dal 3 al 5 Febbraio e consentirà ai due Community Club di raccogliere ulteriori fondi necessari a completare senza eccessive pressioni economiche la seconda parte della stagione. Entrambe le realtà si trovano a fronteggiare problemi di bilancio, situazione inevitabile per le società che si basano sull’autofinanziamento in un contesto che non tutela ne valorizza le pratiche di gestione oculata e orientata al benessere dell’area locale, in particolar modo per le spese legate agli stadi, costi irrimandabili che spesso pesano oltremodo sui piccoli club.


I club della sfida

Il FC United of Manchester, conosciuto ormai nel Mondo come il club dei Red Rebels, nasce nel 2005. Il gruppo più integralista della tifoseria del Manchester United FC che si oppose all’acquisizione del magnate americano Malcom Glazer, e che in parte aveva dato vita al Manchester United Supporters Trust, decide di compiere il passo estremo in contrasto ai nuovi proprietari e fonda una nuova società. Lo spirito del nuovo club è chiaro: un calcio che si oppone all’invasione dei capitali stranieri, aperto e accessibile a tutti, radicato nella propria comunità. Da allora il piccolo team con il sostegno della sua gente scala le divisioni del calcio amatoriale inglese disputando i propri match al Gigg Lane di Bury, a circa 50 km dal cuore spirituale del club a Moston, con al seguito 2-3000 tifosi a partita.

Nel 2012 parte finalmente l’iter del progetto di un nuovo stadio, con qualche ritardo e non ancora completo il Broadhurst Park viene inaugurato nell’estate del 2015 poco dopo la promozione nella Conference North, segnando un traguardo storico per un club di proprietà di tifosi. L’investimento complessivo è stato di circa 6 milioni di sterline, per la capienza attuale di 4.400 posti, finanziato per la metà attraverso l’investimento diretto da parte dei supporters con un piano di azionariato popolare e campagne di fundraising, per l’altra con un prestito che il club sta rimborsando. E’ proprio la rata della prossima estate che ha messo in allarme il club, l’eliminazione prematura nella fase preliminare della FA Cup ha fatto venire meno la possibilità di ottenere ingenti risorse che avrebbero garantito una stagione economicamente tranquilla, come era accaduto lo scorso anno. Da qui la necessità di nuove entrate e l’appello ai propri supporters lo scorso Dicembre a sostenere attivamente il club, ma la chiamata è andata oltre i confini locali ed è stata raccolta dai biancoviola dell’Austria Salzburg, che hanno attraversato momenti simili la stagione passata con seri problemi finanziari legati alle spese per lo stadio e la successiva retrocessione, e l’idea dell’amichevole è venuta fuori spontaneamente come ha sottolineato il portavoce del club austriaco in occasione dell’annuncio:

“Siamo onorati e siamo davvero lieti di questa amichevole con il FC United of Manchester, sarà un week-end caratterizzato da sportività vera, calcio autentico e l’amore per questo sport. Un match tra i nostri due club è solo un passo logico e ci pensavamo da molto tempo. Siamo molto felici che questo accada.”

Anche la SV Austria Salzburg nasce nel 2005 sotto il motto “L’Austria Salzburg sopravvive a tutti voi!” che animò la protesta dei tifosi e incomincia la propria attività sportiva nel 2006, sulla scia dell’eredita storica del club cittadino giunto nel 1994 anche a giocare la finale di Coppa UEFA, persa contro l’Inter. In quell’anno i sostenitori in breve tempo vennero espropriati del proprio club dalla multinazionale Red Bull che rilevò la società locale e, nonostante la lunga e decisa opposizione della tifoseria, ne cambiò nome, stemma e colori sociali cancellando 72 anni di tradizione. La rottura tra gli ultras dei ‘violett weiss’ e la nuova proprietà fu insanabile e portò alla rifondazione del club originario con il recupero della denominazione e dei colori originali, ripartendo dal gradino più basso delle calcio austriaco, quattro ultras e due tifosi compongono ora il consiglio direttivo del club.

La società negli anni conquista quattro promozioni riuscendo a raggiungere nel 2015/16 l’Austrian Football First League, seconda divisione locale, ma si scontra con diverse spese straordinarie che ne pregiudicano la sostenibilità del progetto sportivo, in particolare per l’adeguamento dello stadio agli standard della categoria. I creditori presentano a fine 2015 l’istanza di fallimento con la successiva firma di un concordato per la ristrutturazione del debito, la società dei tifosi si salva ma è condannata alla retrocessione per la successiva penalizzazione comminata.

Per la ripartenza nell’Austrian Regional League West il club, grazie alla campagna di crowdfunding “Tradition hat Zukunft”(la Tradizione ha un futuro) lanciata nel corso dell’autunno scorso, è riuscita a raccogliere 25.000 euro per sostenere le spese di affitto per lo stadio e ora è a caccia di fondi per sviluppare il proprio settore giovanile, e garantirsi un futuro più solido e tranquillo(per approfondire Universo popolare: Salisburgo viola, Salisburgo vera).

Si affronteranno due club che incarnano lo spirito di ribellione alle logiche attuali del calcio globalizzato e si incrociano due storie che evidenziano il grande potere delle comunità per il cambiamento verso un altro calcio, sempre più possibile e reale. Tra le mille difficoltà di tutti i giorni un week end tra birra e calcio popolare farà dimenticare per qualche ora i tanti ostacoli ancora sul cammino…

 

 

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