C’è una parte di opinione pubblica contraria alla ripresa dei campionati nei vari paesi europei, tra cui molti gruppi ultras. Sono 350 i direttivi delle curve sparse nel continente che hanno sottoscritto un lungo comunicato. “Non c’è calcio senza i tifosi. E non può essere solo un’industria, con le società tenute in scacco dalle pay-tv. Business e interessi personali porteranno alla morte del calcio, in questo momento l’obiettivo principale è la salute pubblica”, recita il testo in cui si punta il dito sulle istituzioni calcistiche e sui governi intenzionati a riprendere il cammino.
Tra le tifoserie le tifoserie delle squadre italiane coinvolte nell’iniziativa spiccano Atalanta, Brescia, Bologna, Genoa, Juventus, Napoli, Sampdoria, Spal e Udinese, (con decine di B, C e dilettanti), assieme a quelle spagnole di Real Madrid, Valencia, Siviglia, alle francesi di Olympique Marsiglia, Nantes, Metz, agli ultrà tedeschi di Bayern Monaco, Kaiserslautern, Stoccarda, ai belgi di Liegi e Anderlecht.