Esiste una mistica ancestrale che lega il calcio alla letteratura, passando per le forme poetiche. Ogni secolo è caratterizzante da linee di espressione che, spesso e volentieri, ci rimandano alla “benedetta” sfera in grado di rotolare nel rettangolo verde e che tanto ci affascina e ci avvolge nel quotidiano. Pensiamo al rapporto con Ungaretti, Leopardi e il più contemporaneo Pasolini. Andando a ritroso nel tempo, esattamente tra il 1628 e il 1630, Alessandro Manzoni scrive e ci consegna il primo romanzo storico della letteratura italiana. La prima opera del romanticismo italiano, ambientata in Lombardia e, dunque, a Lecco tra le città principali. E’ il primo pensiero nitido, tra logica e metafore, che accenna con delicatezza la mente nel pomeriggio magico del 18 giugno 2023 in quel di Lecco. La temperatura è mite, il cielo celeste, senza nuvole. Il sole accarezza lo Stadio Mario Rigamonti – Mario Ceppi e, d’altronde, l’accostamento cromatico tra il blu e il celeste prende vita.
Dopo mezzo secolo, il tecnico Luciano Foschi – originario di Albano Laziale – e i suoi ragazzi scrivono un pezzo di storia della Lecco calcistica, decretando la promozione della squadra lombarda in Serie B, dopo una cavalcata sensazionale completata con la netta vittoria casalinga contro un Foggia nettamente favorito alla vigilia della doppia sfida. Tutto è cominciato esattamente un mese fa con il pareggio esterno contro l’Ancona. Un pareggio che ha fatto ben sperare le Aquile, in grado di impattare anche tra le mura amiche e passare il turno per la differenza reti. Il turno successivo appare in salita: sconfitta casalinga contro il Pordenone. Tuttavia, nella gara di ritorno, i lombardi riescono a mettere in campo il carattere e rimontare la sfida con un sontuoso 1-3. Il cammino è tortuoso, sulle tracce c’è un Cesena in formissima.
Al Mario Rigamonti – Mario Ceppi arriva la sconfitta, ma al ritorno – di rewind – i ragazzi di Foschi attuano l’ennesima rimonta: vittoria nei tempi regolamentari e vittoria dalla lotteria dei rigori. Ecco la finale, contro un’altra squadra in grado di fare miracoli nel corso dei playoff: il Foggia di Delirio Rossi. Allo Zaccheria va in scena l’inferno, le gambe possono tremare facilmente, ma il Lecco targato 2022-2023 è una roccia e, addirittura, giunge la vittoria esterna. Il ritorno lo conosciamo ed è storia recente. Al triplice fischio, il tripudio, nello stupore e nei sorrisi degli amanti del calcio, perché se amiamo il calcio è grazie a giornate come queste.
Un cammino letterario scritto dai lombardi del Lecco, protagonisti proprio come nell’opera di Manzoni in cui gli umili sono al centro e non i ricchi e i potenti della storia. L’anno prossimo sarà Serie B. La cadetteria di livello degli ultimi anni è il giusto premio per una squadra in grado di superare tutte le avversità e le tortuosità che un playoff di Serie C presenta. Ha vinto il gruppo che ci ha creduto di più, non la rosa più ampia e forte. Ha vinto la gente sugli spalti e dai balconi delle case costruite intorno allo stadio. Una rappresentazione del calcio di provincia allo stato puro. Un capolavoro dipinto nel cielo celeste di inizio estate.
Lecco, bentornato in Serie B.