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Trading Online: quando i soldi possono essere a rischio
Chi ha dimestichezza con la rete ed è appassionati di finanza, magari anche di investimenti, avrà sentito nominare almeno una volta il trading online: un concetto che va ad indicare l’arte di investire utilizzando la rete, o meglio le piattaforme di intermediazione presenti sul web, così da non avere necessità di intermediari tradizionali quali banche ed affini.
Una modalità di investimento per certi versi semplificata ma che richiede un approccio graduale, che tenga in considerazione massima tutti i rischi del caso. Che sono tanti, è bene dirlo subito per togliersi ogni equivoco. Il settore è cresciuto enormemente ed è diventato un terreno fertile per far proliferare i guadagni; come sempre in questi casi, anche da parte di realtà che operano in modo non proprio lecito.
Broker non regolamentati e truffe
Sul sito stesso della Consob, Autorità Italiana per la vigilanza dei Mercati Finanziari, campeggiano diversi avvisi tesi a mettere in guardia gli utenti da eventuali frodi; si precisa che “l’esercizio nei confronti del pubblico dei servizi e attività di investimento è riservato ai soggetti autorizzati dalla Consob”.
Una precisazione che può sembrare superflua ma che, in realtà, non lo è affatto; perché in rete si trovano oggi tantissime piattaforme che non sono in regola, quindi intermediari che offrono servizi di trading online senza averne i requisiti normativi. Tra questi requisiti si parla di determinati parametri patrimoniali ed organizzativi da rispettare; sempre sul sito Consob si invitano gli utenti a controllare prima di eseguire ogni investimento, proprio per verificare che la piattaforma scelta sia in regola, rispetti la legge.
Elementi da valutare prima di aprire un conto
Soprattutto oggi, che il trading è diventata una tentazione e si ricevono spesso chiamate promozionali volte ad invogliare l’utente ad aprire un conto di investimento. Quali sono altri elementi da valutare quando si sceglie una piattaforma? Lo chiediamo alla redazione di Mercati24.com che offre sul proprio sito una guida al mondo del trading:
“Il fattore regolamentazione è ovviamente il primo, come avete sottolineato giustamente. Dal punto di vista tecnico poi l’utente deve controllare la presenza di altri elementi prima di aprirsi un conto su una piattaforma. Si parla ad esempio di interfaccia di utilizzo, che dovrebbe essere il più possibile semplificata; di tipologie di asset sui quali investire, dato che ognuno si avvicina al mondo del trading per un determinato prodotto da acquistare. Attenzione poi ai costi della piattaforma: la maggior parte dei broker offre conti senza spese di iscrizione, guadagnando sul numero di operazioni eseguite. Così come le politiche su depositi minimi al momento dell’apertura del conto ed eventuali bonus possono variare da broker a broker.”
Un mondo articolato e complesso, che è emerso in modo prepotente negli ultimi anni muovendo una grande quantità di soldi. Come sempre in questi casi il rischio è quello di cadere in qualche truffa. Meglio allora mantenere gli occhi aperti.