Tra Storia e neve, a Forni Avoltri riparte il biathlon italiano

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Forni Avoltri è un piccolo comune di nemmeno 600 abitanti in provincia di Udine. La storia però ci è passata innumerevoli volte: nel 1508 fu saccheggiato dai lanzichenecchi, durante la prima guerra mondiale fu evacuato e utilizzato come base di rifornimento delle truppe italiane in prima linea e ospitò un ospedale militare. Dopo la rotta di Caporetto fu anche invaso dagli austriaci. Nell’ultimo anno della seconda guerra mondiale fu bombardato e rastrellato dai tedeschi e vi si stabilirono per un periodo le truppe cosacche. Nel 2017 invece, grazie all’Associazione Amici del Biathlon, col pieno supporto dell’amministrazione comunale, Forni prova a far conoscere il suo nome anche nell’ambito degli sport invernali, è infatti nato ufficialmente il Centro Federale Carnia Arena di Piani di Luzza – Forni Avoltri, per la pratica di fondo e soprattutto biathlon. Forni infatti è una delle poche località italiane ad ospitare un poligono di tiro regolamentare per la pratica di questo antico sport di tradizione militare, oggi molto seguito e conosciuto soprattutto in Germania, in Russia e nei paesi dell’ex unione sovietica, nei paesi nordici, che in diverse altre nazioni europee tra cui l’Italia, e la Francia che vanta al momento il miglior atleta in campo maschile, Martin Fourcade.

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Il poligono a Forni esiste dagli anni Novanta, e ha già ospitato manifestazioni importanti, gare di IBU Cup, la seconda rassegna mondiale del biathlon in ordine di importanza dopo la Coppa del Mondo, Campionati Mondiali Giovanili e Mondiali estivi, sugli ski roll. In questo 2017 però è arrivato il momento del rilancio della struttura, è nato come dicevamo un Centro Federale dove è possibile praticare sia lo sci di fondo che il biathlon con a disposizione istruttori della Federazione, e importanti investimenti sono alle viste, anche se si vorrebbero costruire dei trampolini-scuola per poter sviluppare anche la disciplina del salto con gli sci. Al momento l’impianto dispone di diversi anelli, da 15, 10, 7,5, 3,75 e 2,5 chilometri, questi ultimi utili per il biathlon, con  sette punti di innevamento artificiale, utilizzati da oltre 300 atleti ogni giorno che si allenano nel fondo e al poligono, facenti parte di diversi sci club regionali, ma anche di alcune nazionali di biathlon e fondo che a Forni hanno tenuto collegiali. In estate è disponibile un anello di 4 chilometri per la pratica dello ski roll, e proprio grazie a questo tracciato estivo a Forni si tornerà questa estate, dal 14 al 16 luglio, ad ospitare un evento di importanza internazionale: si tratterà della quinta edizione del Frassinoro Summer Biathlon Festival.

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Si tratta di una delle poche manifestazioni estive dedicate al biathlon che si è tenuta dal  2012 al 2015 appunto a Frassinoro, comune della provincia di Modena, dove però la manifestazione è saltata lo scorso anno per diciamo incomprensioni tra il comitato organizzatore e la locale amministrazione comunale. E’ nata dunque l’idea di spostare tutto in Carnia, dove gli organizzatori dell’evento, che erano in possesso di una marchio di prestigio che nelle precedenti edizioni ha ospitato atleti di gran nome e attirato migliaia di spettatori che hanno trovato una casa disponibile ad ospitarli, oltretutto con un poligono regolamentare in grado di alzare notevolmente il livello dello spettacolo offerto dagli atleti ospiti rispetto a quello provvisorio che veniva allestito per le vie di Frassinoro. Il programma della manifestazione è già stato diffuso e prevede per venerdì 14 luglio le qualificazioni delle gare riservate ai giovani e la sera una cena benefica aperta al pubblico alla presenza di atleti e stampa. Sabato 15 sarà la giornata clou, con le finali giovanili al mattino, un altro pranzo in condivisione con gli atleti sotto il tendone e, nel pomeriggio, prima una gara esibizione in cui alle giovani promesse del biathlon sarà possibile competere in coppia con campioni affermati, e successivamente la vera e propria sfida tra i senior con la formula della staffetta mista (un uomo e una donna). Ancora in serata una cena con gli atleti. L’ingresso sarà gratuito e le spese dell’evento saranno coperte con la vendita dei pasti. Domenica 16 ci sarà spazio per una prova non competitiva per le suggestive strade carniche stavolta in bicicletta aperta a tutti. L’occasione sarà anche un bel modo di unire due diverse culture, quella carnica e quella emiliana, e questo sarà fatto anche, o forse soprattutto…, a tavola, visto che le cucine prepareranno per il menù specialità tipiche di entrambe le terre, cercando di rendere indimenticabile anche da quel punto di vista il week end per chi deciderà di esserci.

E’ già data per certa la presenza dell’intera nazionale italiana maschile e femminile, mentre si attendono conferme per quanto riguarda gli ospiti internazionali, che in passato sono giunti numerosi al Frassinoro Summer Biathlon Festival. Anche Lowell Bailey, recentissimo Campione del Mondo della 20 km, l’Individuale in gergo, la gara con più storia dell’intera disciplina, è stato spesso ospite in passato a Frassinoro, e durante i festeggiamenti per la storica medaglia, la prima per gli USA nel biathlon ha già promesso in un video di essere presente anche a Forni Avoltri nel prossimo luglio. Contatti sono in corso con i direttori sportivi delle nazionali di Francia, Svizzera ed Estonia per avere dei loro rappresentanti al Festival.

Foto biathlon notturna

Per il futuro è fermo proposito dello staff della Carnia Arena riportare in Friuli anche gare ufficiali del circuito invernale internazionale, anche se certo ci sarà da lavorare molto per arrivare a questo risultato, che però visto l’impegno che ci stanno mettendo a Forni e la bellezza dei percorsi, tra l’altro sempre i primi ad essere aperti a inizio stagione in Italia e sull’intero Arco Alpino, pare ampiamente alla portata.

Francesco Beltrami nasce 55 anni fa a Laveno sulle sponde del Lago Maggiore per trasferirsi nel 2007 a Gozzano su quelle del Cusio. Giornalista, senza tessera perché allergico a ogni schema e inquadramento, festeggerà nel 2020 i trent'anni dal suo primo articolo. Oltre a raccontare lo sport è stato anche atleta, scarsissimo, in diverse discipline e dirigente in molte società. È anche, forse sopratutto, uno storico dello sport, autore di diversi libri che autoproduce completamente. Ha intenzione di fondare un premio giornalistico per autoassegnarselo visto che vuol vincerne uno e nessuno glielo da.

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