Tomás Eduardo Rincón Hernández, in arte El Generàl. Capitano della Nazionale Venezuelana e colonna portante del centrocampo genoano fino alla scorsa settimana, da qualche giorno veste bianconero grazie al voltafaccia di Axel Witsel. prima del blitz decisivo di Marotta e Paratici in Liguria.
Di che giocatore si tratta? Cos’ha reso così pregiato e ‘ben valutato’ un 28enne arrivato nel Genoa a parametro zero?
L’ARRIVO – Limitandoci alla sua esperienza in Italia, tutto cominciò nell’estate del 2014. Dopo 5 anni all’Amburgo, dopo aver superato la soglia delle 100 presenze con una delle squadre più antiche della Germania e dopo esserne diventato parte integrante, sceglie di non rinnovare il contratto portandolo così alla conclusione al termine della stagione.
Che il Grifone sia una società abilissima quando si tratta di portare in casa giocatori da rigenerare è un fatto ben noto, tuttavia parlando di Tomàs Rincòn sarebbe risultato – anche al momento del suo arrivo – davvero complicato ed ingeneroso definirlo una vera e propria scommessa, visto e considerato che il suo rendimento in Bundesliga era stato sempre piuttosto alto.
“In Germania mi paragonavano a Gattuso” racconterà in un’intervista qualche anno dopo.
DINAMISMO – Le due grandi doti del centrocampista venezuelano sono senza dubbio qualità e quantità, sebbene quest’ultima sia la caratteristica predominante del Generàl. Nel centrocampo del Genoa risultava una vera e propria roccia, elemento fondamentale per garantire stabilità e lasciare spazio ai lanci o incursioni dei vari Bertolacci, Kucka, Rigoni, Dzemaili, e Miguel Veloso. Quest’anno condivideva il centro del campo proprio con l’ultimo dei giocatori citati, senza dimenticarsi poi della posizione strategica di un Rigoni a metà fra l’attacco e la trequarti con il compito di inserirsi ed aiutare in entrambe le fasi; proprio quelle che Tomàs Rincòn riesce a fare perfettamente in sincronia, tanto quella offensiva quanto quella difensiva.
Detto questo, il 28enne nuovo acquisto della Juventus non ama concludere a rete. Ne sono una prova i pochissimi gol con tutte le squadre che ne hanno apprezzato le gesta, solamente 3 con la maglia del Genoa e addirittura nessuna ad Amburgo.
Se ancora non credete che Rincòn possa e sappia però fare male anche in zona d’attacco, guardate questa rete. Una delle poche, da rivederla tante volte.
L’AMICO RITROVATO – A Torino Rincòn ritroverà Stefano Sturaro, sanremese e genoano che tanto ha imparato proprio da lui negli anni della consacrazione al Genoa. Nel giorno dell’arrivo di Tomàs in bianconero, il classe 1993 lo ha salutato così:
NUOVI ORIZZONTI – Arrivato alla Juventus da buon generale, il venezuelano si troverà tuttavia costretto a dover lasciare spazio ai comandanti illustri del centrocampo bianconero, sperando di ritagliarsi uno spazio se non grande quantomeno dignitoso nella squadra più forte della Serie A. Proprio lui, che ha sempre amato dirigere e proteggere il centrocampo del Genoa senza vedersi mai messo in discussione, riuscirà a sbaragliare la concorrenza?