Terremoto nel calcio portoghese: con queste semplici parole si può riassumere quello che sta succedendo nel futbol lusitano in queste ultime ore. Paulo Gonçalves, consigliere e consulente legale del Benfica è finito in manette nell’ambito dell’operazione della polizia portoghese “E-mole”. Vediamo cosa è successo.
INFILTRATO- La polizia portoghese ha quindi arrestato Paulo Gonçalves per “la presunta pratica dei reati di corruzione attiva e passiva, l’accesso illegittimo, la violazione della segretezza della giustizia, la frode informatica e il favoritismo personale”. L’accusa principale mossa a Gonçalves è quella di aver corrotto elementi del tribunale per aver accesso ad alcune informazioni sulle indagini in corso, che vedevano coinvolto il Benfica. Un’operazione imponente quella E-mole, che ha coinvolto circa cinquanta agenti di polizia, un giudice investigativo criminale e due pubblici ministeri e ha comportato l’esecuzione di trenta perquisizioni avvenute nelle aree di Porto, Fafe, Guimarães, Santarém e Lisbona che hanno portato al sequestro di rilevanti elementi di prova nei confronti dei sospettati. Oltre Paulo Gonçalves, anche José Silva, tecnico informatico dell’Istituto di gestione finanziaria ed attrezzature del tribunale (IGFEJ), è stato arrestato dalla polizia giudiziaria, con l’accusa di accesso al sistema informatico dei tribunali e di aver rimosso informazioni relative ai casi riguardanti il Benfica, che sarebbero state in seguito trasmesse al consulente legale del club. Ma quindi cosa faceva Paulo Gonçalves? Il dirigente del Benfica, evidentemente imbeccato da qualcuno, aveva cominciato a corrompere dei funzionari del tribunale di Lisbona, regalando posti vip al Da Luz oppure materiale tecnico del club, per poter accedere a notizie ed informazioni riservate su alcune indagini che le autorità portavano avanti contro la squadra della capitale portoghese. Gonçalves, comunque, dopo 48 ore di detenzione, è stato rilasciato, con l’unica misura coercitiva di essere un divieto di contattare gli altri imputati nel processo. La procura della Repubblica aveva addirittura chiesto, ma non ottenuto, il divieto per Gonçalves di entrare nell’Estádio da Luz. In ogni modo l’accusa resta pesantissima e getta un’ombra a dir poco sinistra sulla dirigenza del Benfica e su tutto il calcio portoghese.
DIFESA- “Il Benfica conferma la ricerca nelle sue strutture nel quadro di un processo di indagine sulla possibile violazione della segretezza della giustizia e ribadisce la sua totale disponibilità a collaborare con le autorità nella verifica integrale della verità. Il club esprime la propria fiducia e convinzione che il Dr. Paulo Gonçalves avrà l’opportunità, nel processo giudiziario, di dimostrare la legalità delle sue procedure“, si legge in una nota del Benfica. Una difesa d’obbligo da parte del club che però non lo ha messo al riparo dall’attacco e dalle critiche del mondo calcistico portoghese e non solo. Questo scandalo di enormi proporzioni non ha potuto non coinvolgere anche la politica, con personaggi come Bagão Félix, politico portoghese di spicco ed ex Ministro delle finanze se non tifoso del Benfica che ha detto: “Spero che la conclusione di questo processo avverrà il prima possibile, nel nome della verità. Come benfiquista, non posso fare a meno di sentirmi a disagio, indipendentemente da ciò che è in gioco. È una situazione che crea disagio. Sono un militante. Ma, come ho detto, voglio che tutto sia chiaro e veloce. Queste situazioni sono negative per il calcio e il Benfica”. Parole pesanti che però sembrano carezze a confronto con quello che ha dichiarato Bruno Costa Carvalho, ex candidato presidenziale per il Benfica nel 2009 : “Indipendentemente dal risultato di tutto, oggi dovrebbe essere il giorno più vergognoso nella storia del Benfica”. Dunque un vero e proprio terremoto che potrebbe coinvolgere in prima battuta proprio il Benfica se le autorità accertassero che Gonçalves possa aver agito a nome del club e non a titolo personale. L’accusa per il Benfica sarebbe pesantissima e sarebbe, di conseguenza, una vera e propria apocalisse nel calcio portoghese. Insomma, un’altra brutta storia nel mondo del calcio che ormai, ad ogni latitudine, sembra nascondere sempre storie poco edificanti per questo splendido sport.
Non si capisce cosa c entri il benefica e che cosa grave avrebbe fatto questo Gonçalvez. Anche perché Nell’articolo non é detto per quale motivo ci fosse n procedimento a carico del Benfica
Il Benfica è un po’ la Giuve del Portogallo.