Il tema del Festival visto attraverso i grandi cambiamenti del passato e del presente. La rivoluzione siamo noi: viaggio attraverso gli eventi che hanno fatto la storia è uno dei fili conduttori che si snodano tra gli eventi dell’VIII edizione di Taobuk che si svolgerà dal 23 al 27 giugno a Taormina.
E’ ormai tutto pronto per la serata di inaugurazione dell’VIII Edizione del Taormina Book Festival, ideato e diretto da Antonella Ferrara e promosso dall’Assessorato alla Cultura di Taormina, che si svolgerà sabato 23 giugno 2018 alle ore 21:00 nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina. Come da tradizione, durante la serata si svolgerà la consegna dei Taobuk Awards, riconoscimenti all’eccellenza nel campo della letteratura e delle arti. A ricevere i Taobuk Awards saranno: Amos Oz, Elizabeth Strout, Sergio Castellitto e Stefano Bollani
Quest’anno a ricevere il prestigioso Taobuk Award for Literary Excellence saranno Amos Oz, scrittore e saggista israeliano, e l’autrice Premio Pulitzer Elizabeth Strout, entrambi con il merito di aver saputo intrecciare, nella scrittura, vita personale e rivoluzioni, rivestendo vicende private di un valore assoluto e universale.
I Taobuk Awards alla Carriera saranno invece consegnati al regista, sceneggiatore e attore Sergio Castellitto e al pianista Stefano Bollani che, durante la serata, si esibirà in concerto con l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania diretta dal maestro Paolo Silvestri.
La serata sarà inoltre arricchita dalla presenza della cantautrice Carmen Consoli e del soprano Donata D’Annunzio Lombardi. Insieme alla musica, anche lo spettacolo sarà protagonista, grazie alla partecipazione delle attrici Paola Cortellesi e Anna Valle e dei registi Ulisse Lendaro e Riccardo Milani.
La serata di inaugurazione sarà condotta dal giornalista del TG1 Rai Alessio Zucchini e dal presidente e direttore artistico di Taobuk Antonella Ferrara e sarà trasmessa in onda su Rai 2 il 3 luglio alle ore 23:00.
Domenica 24 giugno alle ore 20 in Piazza IX Aprile, lo scrittore israeliano Amos Oz, considerato radicale da molti ma evoluzionista da se stesso, rifletterà, insieme alla giornalista del Corriere della Sera Roberta Scorranese, sul ruolo di un intellettuale che difende il libero pensiero quando tutti sembrano brancolare nel buio.
Il focus si sposta lunedì 25 giugno grazie alla lectio magistralis del filosofo Fernando Savater che, alle ore 19 presso Palazzo Ciampoli, passerà dall’astronomia alla storia, da Tomasi di Lampedusa a Borges, in un excursus sul significato profondo delle rivoluzioni che hanno accompagnato il cammino dell’umanità.
Sempre lunedì 25 giugno, alle ore 20 in Piazza IX Aprile, l’autrice americana Premio Pulitzer Elizabeth Strout, in conversazione con Daria Bignardi, si soffermerà sulla rivoluzione che l’amore, spesso rompendo con i vecchi schemi, comporta e su come il dolore della trasformazione sia una condizione necessaria per il cambiamento.
Il giornalista e scrittore Matteo Collura, martedì 26 giugno, alle ore 18, presso Palazzo Ciampoli rifletterà sull’essenza profonda dei libri, compagni di una vita, finestre aperte sull’altrove, strumento di conoscenza, di emancipazione, di riscatto, di civiltà e, inevitabilmente, di rivoluzione.
Il 26 giugno, presso Palazzo Ciampoli, tanti ospiti rifletteranno sui cambiamenti che hanno sconvolto e sconvolgono la nostra storia. La prima a farlo sarà la poetessa e scrittrice Maria Attanasio che alle ore 11, illustrando il suo libro La ragazza di Marsiglia (Sellerio), racconterà dello sbarco dei Mille e di Rosalia Montmasson, unica donna a imbarcarsi nell’impresa e la cui storia è stata rimossa da tutti i manuali.
Seguirà alle ore 12 l’evento Gennaio 1848: a Milano si fa l’Italia con il giornalista e scrittore Alfio Caruso che nel suo libro A Milano nasce l’Italia (Longanesi), evoca le cinque giornate rivoluzionarie del 1848, podromi del processo di unificazione.
Usciamo dai confini nazionali alle ore 16, quando la scrittrice canadese di origini cinesi Madeleine Thien, e lo scrittore e fotografo canadese d’origine libanese Rawi Hage si chiederanno a cosa dà vita una rivoluzione, riflettendo sulla Cina dopo la protesta di piazza Tienanmen e sul Libano dopo la guerra civile.
Ancora una rivoluzione internazionale alle ore 17, quando Farian Sabahi, docente di Relazioni Internazionali del Medio Oriente, e l’iraniana Jamileh Kadivar, deputata nel parlamento di maggioranza riformatrice di Khatami, sposteranno la discussione sull’Iran, sulla rivoluzione del 1979 e sul potere politico delle donne.
In Piazza IX Aprile, invece, Gherardo Colombo chiude la riflessione storica della giornata alle ore 20 con un dibattito in cui, partendo dal suo libro Il legno storto della giustizia (Garzanti), parlerà di letteratura e filosofia del diritto, etica rivoluzionaria e rivoluzione etica.
Non poteva mancare, infine, una discussione sull’evento spartiacque del Novecento italiano, la rivoluzione del ’68. È questo l’oggetto del libro Noi tutti (Garzanti) di Mario Capanna, leader del movimento studentesco, il quale rifletterà sul tema mercoledì 27 giugno, alle ore 19 in Piazza IX Aprile.