Battendo per 3 – 1 il Matera nella finale di ritorno il Venezia, guidato da Pippo Inzaghi, dopo il Campionato vince anche la Coppa Italia Lega Pro. Un risultato che completa la stagione che il club lagunare ha condotto sempre da protagonista. Ma come si fa a vincere tutto al primo tentativo, quando addirittura arrivi dalla serie D? In ogni settore alla disponibilità economica devi sempre coinvolgere delle figure professionali capaci ed esperte che sappiano trasformare l’idea in successo.
Quando nel 2015 il Venezia riparte dalla serie D con Joe Tacopina era chiaro che l’avvocato americano non era arrivato per fare beneficenza né perdere tempo nella terra dei Dogi. Voleva fare calcio e voleva arrivare al Top molto velocemente.
E’ uno abituato a vincere cause difficili, è uno di quelli che negli Usa si è fatto da solo, figlio di un romano del quartiere periferico di Monte Mario che sceglie Brooklyn per emigrare.
Tacopina è un professionista serio e apprezzato nel suo paese capace di vincere processi penali nei quali parte quasi sempre con il pronostico che lo vede perdente; lui ha la capacità di rivoltare i favori del pronostico così come quando ha difeso due assistenti di Michael Jackson che era stato accusato di violenza su un minore e i due di aver rapito la mamma di quest’ultimo: accuse cadute grazie all’arringa dell’Avvocato. O la capacità di far assolvere il proprietario di un bar dall’accusa di aver pestato il Principino di Monaco Pierre Casiraghi.
Stiamo parlando di un business-man internazionale che ha capito subito meglio di tanti manager nostrani improvvisati, che l’impresa calcio non si può improvvisare, necessita oltre che di mezzi finanziari anche di professionalità importanti. Lui anche in questo si è distinto da subito perché ha scelto l’esperienza e la saggezza di un dirigente navigato come Giorgio Perinetti mescolata alla grinta e alla voglia di arrivare anche come allenatore di Pippo Inzaghi.
Giorgio Perinetti ha un CV di tutto rispetto (Roma, Napoli, Palermo, Juventus, Siena, Bari) in due stagioni mette in piedi una corazzata che si dimostra sia in serie D che in Lega Pro di un’altra categoria, ma soprattutto ha l’intuizione di coinvolgere nel progetto Pippo Inzaghi che sotto il profilo mediatico non ha bisogno di presentazioni e che come allenatore vuole immediatamente rimettersi in gioco dopo l’interruzione (esonero) del rapporto con il suo Milan. La miscela esplosiva Tacopina-Perinetti-Inzaghi al primo colpo tra i professionisti (Lega Pro) mette in bacheca un campionato e una Coppa Italia. Una categoria, la Serie B, che mancava a Venezia da ben 12 anni.
Il calcio professionistico italiano ha sicuramente bisogno di capitali finanziari importanti che possono arrivare anche da altri paesi interessati al business legato allo spettacolo, ma non si può certo fare a meno totalmente delle competenze e delle conoscenze dei dirigenti e dei tecnici italiani che sono apprezzati in tutto il mondo. Lo scetticismo nasce quando società con importanti capitali stranieri che acquistano club con grandi storie e milioni di innamorati/tifosi vogliono imporre il loro management che spesso arriva dal mondo finanziario, da altre discipline sportive professionistiche ma nessuno dal nostro calcio. L’assenza delle radici, in un terreno non conosciuto rende difficile la crescita di una pianta. Speriamo di sbagliarci e di non aver indovinato il paragone. Per il momento complimenti al Venezia.