Quello a cui stiamo assistendo negli ultimi giorni rappresenta uno dei punti più bassi che il calcio ci ha offerto nelle ultime decadi.
Una lotta di potere che svilisce i valori dello Sport che più amiamo. Da una parte quei club che, pur avendo monopolizzato economicamente e mediaticamente il pallone, cercano di renderlo ancora di più una “cosa loro” a proprio uso e consumo per far contenti i soliti potenti dalla pancia già pienissima. Dall’altra una UEFA che sfrontatamente cerca di interpretare la parte buona, tradita come una sposa all’altare, e che con l’ipocrisia che ha sempre contraddistinto le alte sfere del potere, mette sul piatto la democrazia e il romanticismo, spaventata invece di perdere l’egemonia che le è sempre stata garantita in virtù di una montagna di soldi sulla quale è seduta.
Una guerra tra ducetti che come cani lottano per l’ultimo osso pur avendo abbondantemente mangiato e che avrà come uniche vittime, come sempre, noi tifosi, assuefatti da specchietti per le allodole che, infatti, prima o poi si palesano per quello che sono.
Bisognerebbe dare un segnale, spegnere la TV e non andare più allo stadio (anche e soprattutto quando torneremo alla normalità), ribellarsi a queste logiche di mercato che hanno estirpato il cuore a quella palla che rotola e che fa(ceva) sognare noi un tempo bambini, oggi genitori di una generazione che sta vivendo un calcio psichedelico senza anima.
Gioco Pulito nasce per raccontare lo sport vero, quello fatto di emozioni e sacrifici e per condannare tutto quello che stiamo vedendo in questi giorni. Continueremo a difendere lo sport e i valori che lo rappresentano e a combattere il farisaismo che solo chi è assetato di potere e soldi rappresenta in purezza.
A dirla tutta, sarebbe anche divertente vedere questi signori azzuffarsi per il tozzo (ricchissimo) di pane. Sarebbe divertente se non fosse che gli unici che pagheranno le conseguenze saremo noi.
E non ce lo meritiamo.