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Sperava in Guardiola tra le vittime di Manchester. La stupidità al tempo dei social media

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Prima dell’avvento dei Social media la stupidità era ghettizzata e circoscritta nei bar, dove il “matto” del paese era ben riconoscibile, conosciuto da tutti e quasi ci si affezionava e gli si voleva bene.

L’avvento dei social ha permesso a troppi di parlare, lasciando spazio a questa insanità mentale, a questa stupidità, di propagarsi ed estendersi a macchia d’olio andando a toccare in pochi secondi anche i posti più lontani dall’epicentro.

Ed ecco allora che tra Facebook e Twitter, con il secondo che è un vero è proprio concentrato di assenza di senno in 140 caratteri, senza nessun tipo di filtro, le persone esternano i loro vuoti pensieri inopportuni sulle tematiche del momento, top trends per quelli bravi.

Eccoci allora giunti alla storia di Jorge Larios, cittadino honduregno, che nel delicatissimo momento post attentato a Manchester, dove hanno perso la vita tanti innocenti bambini, ha “pensato” bene di twittare: “Che delusione, fra i 20 morti di Manchester non c’è Guardiola!”. E poi ha aggiunto: “E il peggio è che non ci sia nemmeno un catalano morto”.

Un’uscita macabra, fuori di testa, di qualcuno che evidentemente non ha nessun punto di contatto o percezione della realtà che lo circonda. Senza contare, nota a margine, che la moglie di Guardiola insieme alle due figlie erano proprio al concerto di Ariana Grande, teatro della tragedia, ed hanno veramente passato attimi di terrore.  L’associazione dei giuristi catalani Drets ha denunciato Larios per “incitazione all’odio e alla violenza” e l’account di Twitter è stato cancellato chiudendogli, purtroppo solo temporaneamente, la bocca.

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