Le Olimpiadi dell’Architettura Sostenibile sono terminate, l’Italia torna da Dubai con un pieno di medaglie e di premi, conquistati dal Team dell’Università La Sapienza che, alla sua prima partecipazione assoluta a questa prestigiosa e difficile competizione internazionale, non ha tradito le attese ed ha portato a casa importanti riconoscimenti nei contest dell’architettura, del design, del funzionamento della casa, delle fonti rinnovabili, della mobilità elettrica e della comunicazione, rientrando così tra i 5 progetti premiati nella rosa dei 22 partecipanti da 16 paesi del mondo.
Sistema costruttivo in legno ingegnerizzato XLAM, pareti verdi, fontana verticale, isolamento nanotecnologico dell’involucro, finestre a controllo solare altamente isolanti, sistemi schermanti adattivi, illuminazione a led dinamica, elettrodomestici intelligenti, impianto di climatizzazione a pompa di calore ad alta efficienza, fotovoltaico integrato con sistema di accumulo energetico, smart metering, recupero e trattamento delle acque domestiche, rivestimenti e vernici depuranti e termoriflettenti, sono solo alcuni degli elementi di innovazione portati dalla Sapienza al Solar Decathlon Middle East di Dubai con il progetto di casa del futuro “ReStart4Smart” che, seguendo il nuovo modello di Architettura 4.0, ha mostrato le potenzialità di un diverso modo di fare architettura, in grado di rispondere con successo alle esigenze di efficienza, comfort e sostenibilità del terzo millennio.
Elemento distintivo del progetto italiano, perfettamente integrato nel clima e nella cultura del Medio Oriente, è certamente il sistema domotico di ultima generazione in grado di monitorare in tempo reale tutti i parametri vitali della casa e di gestire gli impianti e le apparecchiature sia autonomamente che tramite app o controllo vocale.
Dopo oltre due anni di competizione, la fase finale della gara si è svolta a Dubai dal 28 Ottobre al 7 Dicembre 2018 con l’obiettivo dapprima di ricostruire in quindici giorni i prototipi di abitazione, quindi di esporli al pubblico perfettamente funzionanti e sottoporli al giudizio di una giuria internazionale e ad un monitoraggio continuo delle loro prestazioni attraverso sofisticati strumenti di misura.
Il progetto ReStart4Smart ha coinvolto complessivamente oltre 50 tra i migliori studenti e dottorandi di ricerca delle tre Facoltà di Architettura, Ingegneria Civile e Industriale e Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione della Sapienza, coordinati e supportati da docenti e tutor delle diverse discipline coinvolte.
Il progetto della Sapienza, è stato supportato dal Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e da oltre 45 imprese leader di settore che, in qualità di partner, hanno collaborato attivamente all’iniziativa al fine di fornire le risorse finanziarie e le soluzioni più innovative contribuendo anche alla diffusione su larga scala dei risultati di volta in volta raggiunti.
Il Magnifico Rettore de La Sapienza, Prof. Eugenio Gaudio ha quindi desiderato ricevere la squadra al completo al rientro da Dubai nei propri uffici del Rettorato al centro della città universitaria, per salutarla e congratularsi di persona con il Team.
I 18 studenti, medaglie al collo e premi in mano, erano visibilmente emozionati. Orgogliosi dei risultati ottenuti ma soprattutto dell’importante, quanto faticosa, esperienza formativa. Sul campo. E che campo.
“Bravi. Saper fare significa saper applicare i propri studi, in passato è stato un limite dell’università italiana, essere troppo teorici e poco pratici” ha spiegato il Rettore, che si è detto fiero di questo giovane gruppo, insistendo molto anche sul valore del saper lavorare in team.
La squadra, quasi una famiglia, maturata in questi due anni sotto la guida del Prof. Ing. Marco Casini del Dipartimento PDTA, docente presso la Facoltà di Architettura, e Faculty Advisor e Project Manager del Team, presente all’incontro insieme al Prof. Giuseppe Piras delegato del Rettore per supportare l’iniziativa.
“Debbo fare i complimenti agli studenti del Team – dice Casini – un gruppo di ragazzi straordinario che per oltre due anni ha lavorato con grande impegno con l’obiettivo di fare la differenza e di lasciare un segno positivo neI campo dell’architettura e dell’ingegneria. I miei ringraziamenti vanno inoltre al Magnifico Rettore e al MIUR per l’importante sostegno dato all’iniziativa, nonché ai docenti coinvolti nel progetto e a tutti i nostri partner”.
Come avrete avuto modo di scoprire seguendo i nostri speciali, il Solar Decathlon rappresenta, a livello mondiale, la più importante competizione internazionale nel campo dell’Architettura, del Design e dell’Innovazione tecnologica richiamando sempre un considerevole interesse mediatico, sia tra gli addetti ai lavori, sia nel largo pubblico, con centinaia di migliaia di visitatori che partecipano all’evento finale.
La competizione, riservata alle Università, prevede una stretta collaborazione tra mondo accademico e mondo delle imprese con l’obiettivo di progettare e realizzare – in un periodo di due anni – il miglior prototipo in scala reale dell’abitazione del futuro: green, smart e interamente alimentata da energia solare.
Nella fase finale della competizione, i prototipi in gara vengono esposti al pubblico perfettamente funzionanti e valutati nelle loro prestazioni sulla base di 10 contest (Solar Decathlon) da una giuria internazionale.
L’edizione del 2018 denominata “Solar Decathlon Middle East”, organizzata dal Dubai Water and Electricity Authority (DEWA) in collaborazione con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti d’America (DOE), è stata la prima edizione di questa importante competizione inter-universitaria ad avere luogo nel Medio Oriente.
Tra i numerosi ospiti che nel corso delle oltre due settimane di gara hanno visitato il prototipo italiano, anche le presenze illustri dell’Ambasciatore d’Italia in UAE, Liborio Stellino, del Ministro degli Emirati per i cambiamenti climatici e per l’ambiente, Thani bin Ahmed Al Zeyoudi, del Governatore dell’Emirato di Ajman, lo Sceicco Rashid bin Nasser Alnuaimi e dell’archistar Mario Cucinella.
Ora le Solar Houses sono state smontate per rientrare alle proprie basi. Il progetto del Team Sapienza resta comunque “vivo” e le attività di sperimentazione e ricerca nel campo dell’efficienza energetica e dell’architettura sostenibile proseguiranno insieme ai partner presso l’ENEA. Tra l’altro, proprio di questi giorni è la notizia che la Sapienza grazie al progetto ReStart4Smart è stata premiata alla Triennale di Milano come una delle 100 eccellenze italiane nel settore dell’edilizia “100 Italian Stories for Future Building” per la categoria “progettazione e gestione” insieme a studi di architettura del calibro di Renzo Piano, Mario Cucinella, Stefano Boeri e Carlo Ratti.
Ci piace concludere questo lungo viaggio che abbiamo fatto seguendo per due anni le diverse tappe di questa edizione del Solar Decathlon, citando la citazione socratica (perdonateci il gioco di parole) del Magnifico Rettore.
Abbiamo scoperto molto, in fatto di architettura, ingegneria, sostenibilità, tecnologia, climatologia, comunicazione, ma soprattutto abbiamo scoperto di “non sapere” tantissime cose. “Sapere di non sapere, particolarmente oggi, dove arroganza e presunzione imperversano, è la sfida più importante di ogni studioso”.