Il caldo di questi giorni, il sole che ci abbronza al mare e ci “minaccia” in città, ma soprattutto le ultime, ennesime brutte notizie su tutti i nostri errori ecologici (come il parametro della sensibilità climatica probabilmente sbagliato), ci riporta prepotentemente a discutere di energia sostenibile, risparmio energetico, fotovoltaico.
Ecco perché torniamo volentieri a parlare di Solar Decathlon, “le olimpiadi universitarie dell’architettura sostenibile” che si terranno a Dubai nel 2018.
Fra i 22 atenei di 16 diversi Paesi del mondo, c’è, come saprete, anche il Team Sapienza, composto da 50 studenti dell’Università Sapienza di Roma provenienti dalle tre Facoltà di Architettura, Ingegneria e Comunicazione.
Lavorano già da circa un anno per progettare e sviluppare il miglior prototipo in scala reale dell’abitazione del futuro: green, smart ed interamente alimentata dall’energia solare. Il progetto si chiama Restart4Smart, e la Smart Solar House, interamente in legno, sarà costruita a Pomezia vicino Roma per essere poi trasportata a Dubai nel luogo della competizione dove, tra ottobre e novembre 2018, arredata e perfettamente funzionante, sarà esposta al pubblico insieme alle altre abitazioni in gara per essere valutata da una giuria internazionale affrontando i 10 contest (da qui il nome Decathlon) che già stanno impegnando le squadre.
Uno degli aspetti più interessanti e fortemente “etici” di tutta la competizione è che ogni squadra deve riuscire a trovare i fondi necessari per lo sviluppo in assoluta autonomia. Perciò non solo i ragazzi e i professori coinvolti studiano e progettano, ma si spendono “letteralmente” per promuovere il progetto e raccogliere contributi e sponsorizzazioni indispensabili per proseguire.
Dopo aver intervistato, mesi fa, il Prof. Ing. Marco Casini, docente di Tecnologia dell’Architettura e di Certificazione ambientale degli edifici presso la Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma, Faculty Advisor e Project Manager del Team Sapienza, questa volta vogliamo farvi conoscere la passione ed il parere dei giovani protagonisti di questa faticosa e lunga avventura: gli studenti! Matteo Floridi e Alessandro Geraci, coautori, fra le altre cose, anche dei diversi video che trovate sui canali social del team.
Da quanto lavorate a questo progetto?
Matteo: La nostra avventura nel Solar è iniziata un anno e qualche mese fa, siamo entrati con la prima ondata di selezioni; per questo ci riteniamo tra i veterani del gruppo, sia per età anagrafica che per “attaccamento alla maglia”. Il solar fa parte della nostra vita quotidiana, siamo fieri di far parte del Team Sapienza SDME.
Alessandro: Abbiamo iniziato a lavorare e a credere in questo progetto dai suoi inizi, da aprile dell’anno scorso, e guardandoci alle spalle, siamo davvero contenti della strada fino ad ora percorsa e dei risultati ottenuti.Siamo riusciti a trovare ‘un nostro posto’ all’interno nel team, dedicandoci con grande passione, interesse e anche una buona dose di divertimento, nei diversi lavori svolti.
Abbiamo ottenuto grande sostegno e apprezzamenti da parte di tutti i nostri compagni e professori e tutto questo ci fa sentire sempre più orgogliosi ed entusiasti di partecipare al Solar Decathlon. Adesso stiamo terminando la fase di progettazione e non vediamo l’ora dal prossimo ottobre di cominciare a costruire in cantiere il progetto, che stiamo sentendo sempre più come nostro.
Cosa vi spinge a credere, se ci credete, in un futuro più sostenibile?
Matteo: Ci credo fortemente. E’ un pensiero che deve far parte di ognuno di noi. Deve spingerci a impegnarci sempre di più ogni giorno. Ne va del nostro futuro e di quello delle prossime generazioni. Stiamo arrivando ad un punto di non ritorno, solo la consapevolezza delle risorse che si hanno e l’oculatezza nel non sperperarle possono far si che ci sia un futuro sostenibile.
Alessandro: Crediamo e dobbiamo tutti credere in un futuro più sostenibile. E’ facile immaginare il futuro come nelle pellicole cinematografiche, con macchine volanti, robot e case intelligenti, ma per far in modo che tutto ciò avvenga è necessario che il progresso tecnologico debba esser accompagnato da un profondo e radicato rispetto per l’ambiente ed un uso consapevole delle risorse. Il nostro pianeta si sta ammalando, e l’uomo, a cominciare dal luogo in cui abita, deve necessariamente correre in suo aiuto scommettendo in un futuro senza sprechi e più sensibile ai problemi ambientali. Un futuro più sostenibile può esser dunque l’unico futuro ‘futuribile’ e realizzabile.
Quanto è importante la divulgazione ed il sostegno del pubblico?
Matteo: E’ fondamentale! Senza divulgazione non c’è conoscenza del progetto e della competizione, e di conseguenza non c’è sostegno del pubblico. E’ importantissimo far conoscere cosa stiamo facendo e come lo stiamo facendo. Il sostegno di amici, familiari, professionisti o semplicemente curiosi ci dà grandi motivazioni a far le cose sempre con il giusto impegno e con lo spirito propositivo.
Alessandro: Noi pensiamo che un’idea per quanto sia vincente non può arrivare in alto se prima non entri nel cuore delle persone. Sono proprio le persone che, con il loro interessamento, curiosità e sostegno, riescono a trasmetterti a loro volta le giuste motivazioni per portare avanti un progetto. Emozionare ed essere emozionati da chi ci circonda è qualcosa di indescrivibile.
Volete lanciare ancora un appello ai nostri lettori? State, tra le altre cose, partecipando anche ad una raccolta crowdfunding con Eppela. Ce ne volete parlare?
Matteo: Mi piacerebbe far conoscere il lavoro del Team e l’impegno che stiamo mettendo per cercare di cambiare il modo di progettare e di vivere l’architettura. Continuate a seguirci sui nostri Social. Sì, da qualche giorno è stata lanciata su Eppela, il più importante sito di crowdfunding italiano, una campagna di raccolta fondi per cercare di portare a termine nel migliore dei modi il progetto ReStart4Smart, il nostro prototipo di casa sostenibile, quello che costruiremo a Dubai nell’Ottobre 2018. Ogni piccolo contributo può farci fare la differenza. I primi a crederci siamo noi con grande entusiasmo, ma serve sicuramente il sostegno e l’affetto del pubblico per portare avanti questa bellissima iniziativa.
Alessandro: Vogliamo ricordare a tutti che, prima di essere un team di progettisti e decatleti, siamo prima di tutto un team di universitari: ragazzi con un sogno, quello di divertirci e imparare da un’esperienza unica e incomparabile, importante per porre le basi del nostro futuro e migliorare quello di tutti. Continuate a sostenere il Team Sapienza, aiutateci a portare avanti i nostri sogni!
Grazie mille ragazzi! E ancora in bocca al lupo!
Ecco il link al sito di Eppela dove si può partecipare al crowdfunding, ottenendo ricompense di ogni genere.