Placeholder Photo

Sky e Mediaset: C’eravamo tanto odiati?

Inizia la lettura
4 mins read

Fate l’amore e non la guerra. Sky e Mediaset siglano la pace? Di più. Si creano i presupposti per la fusione. Il “Grande Freddo” si scioglie.

La decisione,come sempre, dipende dagli introiti: Cologno Monzese è in caduta libera. Ha speso 2,55 miliardi. 35 milioni in più rispetto alle previsioni. Trenta milioni dei trentacinque di esubero, sono destinati al calcio. Un ramo che continua a perdere o a non produrre il necessario. I fattori sono diversi: in primis, l’assenza di Milan e Inter, incapaci di qualificarsi per l’Europa che conta. Le squadre italiane impegnate nel calcio infrasettimanale non sono appetibili. La Juve è la Juve e regge. La Roma è limitata da una prospettiva debole e un bacino d’utenza limitato al Grande Raccordo Anulare. Il secondo fattore, non meno incidente, è la “pirateria” sul web. Concorrenza sleale e illegale, quanto florida.

I dati ufficiali dell’Auditel snocciolano numeri impietosi: nella stagione di Champions 2015-2016, le sei giornate dei gironi di qualificazione sulle reti Mediaset e a pagamento su Premium hanno una media di 2,808 milioni di spettatori contro i 4,170 milioni del torneo precedente (-32,7 per cento) e i 5,132 milioni del 2013-2014 (-45,3 per cento). A fronte di una spesa di 700 milioni di euro per tre anni, l’obiettivo era toccare subito quota 2,5 milioni di abbonati. Traguardo lontano. La quota attuale si assesta sul 1.850.000: non abbastanza per ripianare l’investimento. In più la raccolta pubblicitaria è lenta: i consumi, in Italia, non decollano. E a soffrire ovviamente, è la TV commerciale, disturbata anche da Mamma Rai, aggressiva nella ricerca di spot quanto una rete privata nonostante imponga il pagamento del canone…

Se Atene – Cologno Monzese piange, Sparta Rogoredo non ride. Sky ha del tutto assorbito l’addio alla Champions, puntando sui canali generalisti e sul resto del calcio e dello sport. F1, tennis, basket, motomondiale e tutto il calcio internazionale che conta sono appannaggio del satellitare, che punta forte anche su Serie Tv, talent show e programmi per famiglie. Numeri che permettono di reggere il confronto.  Non di vincerlo. Appena 37 mila abbinamenti disdetti, ma appena 75 mila abbonati in più  rispetto allo scorso anno per una totale di 4,68 miloni di abbonati. L’obiettivo era migliorarsi, poi è diventato non prenderle.

Le due piattaforme, insieme, producono 6.530.000 abbonati. Il pubblico di “potenziali interessati al calcio” è di 25 milioni. In un paese di 60 milioni significa che solo un abitante su dieci possiede una tessera digitale o satellitare e uno su cinque è attratto dal calcio. Quindi metà degli abbonamenti sono “figli” del pallone. E il resto?

I “disinteressati” improvvisamente, divengono il brand “appetibile”. L’ago della bilancia. Le mani in pasta della casalinga di Voghera e la reazione disgustata dei giudici all’assaggio del “mappazzone” valgono quanto i piedi di Higuain. Il talent show culinario ha conquistato 889 mila spettatori e il 3% di share in prima serata, superando l’Europa League. Si può discutere sulla qualità delle trasmissioni, ma non sui numeri: in TV e, sopratutto, per la raccolta pubblicitaria conta lo share.

In questo senso, il calcio non funziona più. O non come prima. Ecco perché, in nome del popolo sovrano, la fusione converrebbe a tutti. Si creerebbe un nuovo colosso televisivo, gli abbonati ne trarrebbero profitto e, di conseguenza, anche la raccolta pubblicitaria un grande giovamento. “Mediasky” o “Skyset” (ovviamente sono nomi di fantasia, un gioco di parole) offrirebbe un pacchetto assolutamente completo di eventi di grande livello.

Oh, se lo dice Mediobanca…c’è da fidarsi.

FOTO: www.ansa.it

social banner

GiocoPulito nasce nel Novembre 2015 con l’obiettivo di dare un taglio all’informazione sportiva non tanto incentrandola sulla comune, quanto importante, attualità, ma andando a costruire un prodotto di informazione che potesse accrescere la conoscenza degli accadimenti passati o presenti, soddisfare la sana curiosità, alimentare la cultura e la passione per lo sport.

0 Comments

  1. quoto senza se e senza ma SERGIO se fusione disdico immediatamente l’abbonamento a SkY uomo di merdok avvisato uomo di merdok prenda appunti.

    • Io rimango con sky dalla stagione 2015-2016 alla stagione 2017-2018 perché sarà sempre così è mi vedo tutto il Calcio italiano cioè tutta la Serie A 132 partite in esclusiva assoluta e anche tutta la Serie b 472 partite in esclusiva assoluta e anche ritorna l’Europa League in esclusiva Assoluta e anche tutte le partite delle qualificazioni all mondiale della Zona Europea e della zona Sudamericana e sono un Tifoso della Juventus

  2. Mi sembra che al momento siam ben lontani dalla fusione che andrebbe comunque valutata dall’antitrust.
    Nell’analisi “Le due piattaforme …” sarebbe il caso di considerare, oltre ai costi, anche i benefici: il numero di figure doppie aziendali che rischierebbero di diventare esuberi prima e disoccupati poi (ma tanto c’è il jobas, come dice il ministro) .
    “I disinteressati …” rimarrebbero tali: se non mi sono abbonato, non è mettendo insieme 2 cose che non mi interessano che mi abbono.
    “Se lo dice Mediobanca …” a posto siamo !

  3. Con la RAI sempre piu’ asservita al governo e al pattume pubblicitario, e l’accoppiata mediaset-sky a papparsi il resto, l’unica vera alternativa e’sganciarsi dalla tv (credetemi, si puo’ fare e fa pure stare da dio).
    Rimane forse LA7, ma anche quella ormai e’ alla deriva.
    Molto piu’ comodo, bello e salutare guardarsi quello che interessa in stream e farsi il proprio palinsesto.
    La TV come l’abbiamo conosciuta e’ (sempre) piu’ morta.

  4. A beh se Mediobanca dice che va bene… e l’antitrust che ne pensa?
    Io dico che di solito è la concorrenza vera a dare vantaggi al consumatore in termini di offerta e prezzo, i “cartelli” invece i vantaggi li creano per le major.. e in questo caso mi sembra ancora più lampante.
    Se dovesse effettivamente accadere, a malincuore, dovrò disdire l’abbonamento a Sky, perché io i miei soldi a B. non li voglio dare. Gliene ho già dati abbastanza per titoli di spesa non propriamente edificanti, per cui basta.

  5. non mi abbono perchè hanno dei prezzi troppo alti per quello che offrono…non so come possano far pagare 60 euro per vedere il calcio o qualsiasi altro sport, a quel punto li spendo per andare a vedere una partita dal vivo al mese

  6. Non tirero’ mai fuori un euro per guardare la robaccia di Mediaset! In caso di fusione, disdetta immediata, tanto i telefilm li trovo in rete…

  7. Il patto del nazareno avrà pure insegnato qualcosa,indicato una via. Dopo il partito della nazione ecco la TV della patria.In fondo una dittatura è meglio di dieci democrazie.

  8. Il calcio ,ultimamente assomiglia ad una minestra riscaldata. Chi ne gode sono i protagonisti milionari che tirano un calcio al pallone ed ai tifosi imbambolati.

  9. Ma cosa stiamo parlando!
    Sky Italia è di BSkyB dall’anno scorso!
    L’anno scorso BSkyB (Sky inglese per intenderci ) ha acquistato Sky Italia al 100% e Sky deutschland.
    Quindi prima di scrivere certe cose … Informarsi please!

  10. E’ scontato che finiranno per fondersi. Hanno operato per decenni in regime di monopolio (sky sul satellite, mediaset nel mercato privato con i tetti pubblicitari favorevoli durante i governi del suo editore-primo ministro) e adesso per rimandare l’inevitabile di ancora qualche lustro tentano questo colpaccio posticipando il momento in cui dovranno inginocchiarsi al loro piu grande nemico:la rete. I soldi sky e mediaset premium comunque continuano a spremerli solo alle famiglie benestanti….25-30 sacchi al mese sono ancora un sacco di soldi…

  11. Più che fusione si tratterrà, semmai andrà in porto, di una cessione da parte di Mediaset della sua componente pay, Premium; al colosso Sky, che per il mercato italiano solo così può punrare al business. Daltronde anche oltreoceano è successa la stessa cosa con AT&T che ha acquisito Directv. Lo stesso in Francia, dove da un po’ di tempo si tratta un’alleanza tra Vivendi e Beinsport.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articoli recenti a cura di