Shaun Barker e l’importanza di lasciare un buon odore
Ricordati di lasciare sempre buon odore. Mio padre me lo diceva spesso. Mi esortava ad avere onestà intellettuale e correttezza. Spero di non averlo deluso, di sicuro ho persone che ogni giorno quando mi sveglio hanno la mia vita in mano e non ho la minima paura di cosa ne faranno. Qualcosa vorrà significare.
Il buon ricordo che lasci a volte torna come onda di mare che ama perdutamente la riva. Come è successo a questo signore qui. Si chiama Shaun Barker. Nel marzo del 2012, Shaun sta giocando col Derby County una partita. Ne è il capitano. Un fortuito scontro di gioco e Shaun si maciulla letteralmente un ginocchio.
Niente più legamenti o ossa che abbiano collocazione naturale. La gamba piegata ad L. Un miracolo se tornerà a camminare, dicono i medici. Shaun inizia una riabilitazione paziente e dolorosa. Nel frattempo il calcio si scorda di lui, di uno che ha sempre avuto una dedizione particolare per il suo ruolo, giocando con un agonismo che non gli ha mai lasciato la maglia intonsa.
Shaun ormai si sta rassegnando alla carriera di ex calciatore. Anche perchè gli hanno detto che una partita intera non potrebbe più farla. Un giorno di 4 anni dopo, gli telefona Nigel Clough. Suo ex allenatore, che adesso allena il Burton Albion (tra l’altro figlio di Brian, se non sapete chi era il padre leggetevi “il maledetto United”). Nigel si è ricordato di lui. Shaun quasi commosso, dice che però non sa se può essere utile. Clough gli risponde: “a me serve uno come te, sai che facciamo? Tu entri nelle partite difficili, quelle dove dobbiamo lottare e per dieci minuti, mi spazzi l’area da qualsiasi palla pericolosa, te la senti?”.
La risposta? In questa foto. 26 agosto 2016, Shaun è in campo a poco dalla fine. Il Burton sta vincendo 1-0 e serve lui. Ah, sapete con chi è rientrato vincendo e spazzando 4 anni dopo? Proprio contro il Derby. La sua ex squadra. Alle volte la vita cosa riserva a chi lascia buon odore.