Che il finale di stagione nei campionati calcistici italiani sia un qualcosa di esoterico è risaputo. Per raggiungere i rispettivi obiettivi le squadre fanno calcoli e sono le motivazioni a fare la differenza.
Proprio questi calcoli e motivazioni, però, si ripercuotono anche negli ambienti extracalcistici, soprattutto in quello delle scommesse. Nella 41/a giornata del campionato cadetto appena conclusasi, è balzata subito agli occhi il crollo verticale della quota X di Pro Vercelli – Brescia. Apertura a 2.33 e chiusura a 1.85, una discesa pari al 26%.
Neanche a dirlo il match è terminato in parità col punteggio di 2 a 2. Dopo il primo tempo conclusosi col risultato di 1-1, nella ripresa al 64’ arriva l’”imprevisto” : Mammarella calcia una docile punizione dalla distanza, il pallone balza davanti al colpevole portiere bresciano Arcari e si infila nel sacco. 2-1. Qui chi, come il sottoscritto, sta seguendo la partita live col bookmaker aperto nota subito una stranezza: nonostante manchino solo 25 minuti più recupero al triplice fischio finale e nonostante la squadra in vantaggio sia quella in casa e meglio posizionata in classifica, la quota del pareggio che in circostanze normali sarebbe schizzata molto alta oltre quota 4 rimane invece a quota 2.3. La sensazione è quella che il goal di Mammarella sia stato casuale e che i bookmakers, certi del pareggio, si aspettino il goal del Brescia e quindi non possano quotare troppo alto il pareggio per evitare di esporsi troppo.
Se gli analisti dei bookmakers vengono pagati tanto un motivo ci sarà ed infatti al minuto numero 81, esattamente cinque minuti dopo il suo ingresso in campo, L’airone Caracciolo impatta ed il match prosegue senza altri sussulti terminando in parità.
Nel nostro immaginario collettivo siamo abituati a stupirci ed indignarci quando i risultati sportivi vengono alterati da organizzazioni criminali o da giocatori che vogliono farsi un guadagno extra a discapito della propria squadra. Questo caso non rientra minimamente nei due appena citati ma dà l’impressione di rientrare comunque, seppur di comodo al raggiungimento degli obiettivi stagionali, nella definizione di “alterazione del normale e naturale svolgimento di un evento sportivo”. Questo non vuol dire che la partita sia stata “apparecchiata” ma se la quota è crollata in questo modo, vuol dire che molti si aspettavano quel risultato che l’eventualità dell’accordo non era neanche poi così tacito.