Placeholder Photo

SENZA STADI DI PROPRIETA’(E NON SOLO) LA SERIE A E’ IL CAMPIONATO PIU’ POVERO D’EUROPA

Inizia la lettura
6 mins read

Se la matematica non è un’opinione, i numeri delle società di serie A messi a confronto con quelli dei club europei imporrebbero il silenzio assoluto. O forse una bella riflessione su che cosa sia diventato dal punto di vista economico e finanziario quello che una volta era “il campionato più bello del mondo”. Numeri alla mano, c’è veramente poco da aggiungere se non che il calcio italiano è  oggi semplicemente il campionato più povero di tutta l’Europa. Con il gap per il momento incolmabile che riguarda tutte le società italiane (escluse Juventus, Sassuolo e Udinese), di non poter percepire i ricavi da uno stadio che sia di proprietà del club. Infatti soltanto la Juventus (con il suo fatturato che si aggira intorno ai 328 milioni di euro) tra le “grandi” del calcio italiano regge (per modo di dire) il confronto con le altri grandi d’Europa. Dall’inchiesta sui bilanci dei club dei 3 campionati più importanti d’Europa (Liga, Premier League e Bundesliga) pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, emergono infatti numeri impietosi delle “grandi” d’Italia rispetto a quelli mostrati dalle “grandi” d’Europa. Tra le quali, per  quanto riguarda il fatturato svetta il Real Madrid con 578 milioni di ricavi. Seguito in ordine dal Barcellona (566 milioni), Manchester United (519), Bayern Monaco (474), Manchester City (462), Arsenal (453), e Chelsea (413).

Non è un caso che tutte queste società abbiano uno stadio di proprietà che porta ogni anno denaro fresco nelle casse del club. Si va dai 171 milioni di Real e Barcellona (che hanno stadi con capienza di 100 mila posti) ai 136 del Manchester United o i 132 dell’Arsenal per arrivare ai 57 milioni del City e i 93 milioni del Chelsea. Sul fatturato incidono anche, ma questa non è più una novità da molti anni, i diritti televisivi. Da questo punto di vista la cifra più alta se la aggiudica il Barcellona con 226 milioni di euro seguito dal Real Madrid (216) poi Manchester City e Chelsea (178), Arsenal (164), Manchester United (142).

Nel complesso è però la Premier il campionato con il giro d’affari più alto derivante dai diritti tv con 3,9 miliardi di euro. Più del doppio della nostra serie A che fattura circa 1,2 miliardi. Sempre un club inglese, il Manchester United, è anche il club con i ricavi commerciali più elevati (241 milioni di euro) seguiti da Bayern Monaco (216), Manchester City (227) e Real Madrid (183).

La società di Florentino Perez risulta così la società più “ricca”. Ma non la più solida. Perché da questo punto di vista il club con il rapporto debiti netti/ricavi più basso è il Bayern Monaco che presenta un indebitamento per 42 milioni. Un’inezia rispetto per esempio ai 306 delle merengues, o ai 291 del Barcellona per non dire della cifra monstre di 661 milioni del Manchester United. Grazie alla solidità finanziaria il club di Guardiola è riuscito ad estinguere il mutuo acceso per l’Allianz Arena con 16 anni di anticipo. E’ basso anche l’indebitamento del Manchester City (53 milioni di euro) nonostante le spese “folli” dello sceicco Mansour dal 2008. Grazie al miliardo di euro investito dallo sceicco oggi il City può godere anche di un patrimonio di 889 milioni di euro, il più elevato tra le grandi d’Europa.

Il confronto tra i club italiani e quelli europei non regge neanche per quanto riguarda la capacità di spesa. Infatti la Juventus che è la società che spende di più tra stipendi e ammortamenti arriva a 250 milioni di euro annui mentre ad esempio il Real e il Barcellona spendono ogni anno circa 400 milioni ciascuna. Se è vero che i due più importanti club di Spagna (e forse del mondo) presentano un indebitamento molto elevato è anche vero che il loro rispettivo fatturato è più o meno il doppio della cifra. E questo consente a Barca e Real di avere soldi da investire ogni anno. Fair play finanziario permettendo. Comunque sia, restano cifre che l’Italia oggi non può permettersi neanche di sognare. Tanto per dire, i ricavi da stadio della Juve ammontano “solo” a 51 milioni mentre quelli delle altri “grandi” come la Roma, il Milan, l’Inter o il Napoli, rispettivamente a 32, poi 26, 23 e 14 milioni. Per quanto riguarda i diritti tv è sempre la Juventus la società più ricca con un introito di 195 milioni seguito dalla Roma con 114, il Milan con 99, poi l’Inter con 89 e il Napoli con 78.

Dal punto vista commerciale è il Milan il club con il fatturato più alto: 80 milioni. Seguita dalla Juve a 63 e tutte la altre dietro che non arrivano neanche a 50 milioni annui. Insomma il confronto è impietoso sotto ogni punto di vista. Come scrive La Gazzetta dello Sport, il Leicester che in Inghilterra è considerato un emergente, in Italia farebbe parte della “ricca borghesia”.

GiocoPulito nasce nel Novembre 2015 con l’obiettivo di dare un taglio all’informazione sportiva non tanto incentrandola sulla comune, quanto importante, attualità, ma andando a costruire un prodotto di informazione che potesse accrescere la conoscenza degli accadimenti passati o presenti, soddisfare la sana curiosità, alimentare la cultura e la passione per lo sport.

0 Comments

  1. Come non condividere in toto l’articolo? E dire che le norme ci sarebbero pure. Purtroppo il pallone italiano è bigotto e provinciale, fatto di mezze figure presidenziali e dirigenziali il cui unico scopo è la sopravvivenza spicciola.

    Sono tifoso juventino e quindi non posso non apprezzare il tentativo della mia società di elevarsi al rango delle grandi d’Europa; ma anche noi siamo lontani, e poi i risultati in Champions League si vedono.

    Non so quale possa essere il rimedio se non obbligare le società nostrane ad ingenti investimenti. Chi potrà li farà, altrimenti che venda.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articoli recenti a cura di