Rileggere i nomi di Eluana Englaro, Piergiorgio Welby, Giovanni Nuvoli,Mario Fanelli, Walter Piludu e Dj Fabo e molti altri ancora, mi ferma un po’ il respiro su questa tastiera che tenta attraverso il pensiero di fare un riepilogo di felicità e vita, di diritti e di scelte consapevoli. Di richieste inascoltate e di dolore. Tanto.
Dentro il coraggio di morire e laforza straordinaria di chi li ha amati e continuerà a farlo, “lasciandoli andare”.
Piergiorgio Welby, il primo a sostenere il tema dell’autodeterminazione del malato e della scelta sul fine, attivista e co-presidente dell’associazione Coscioni, fu aiutato da un medico consenziente.
Giovanni Nuvoli, malato di Sla, iniziò uno sciopero della fame e della sete lasciandosi morire.
Eluana Englaro, la giovane di Lecco rimasta in stato vegetativo per 17 anni, caso in cui il Paese si è diviso a metà.
Mario Fanelli, malato di Sla morto per cause naturali nel 2016, chiedeva una legge sull’eutanasia.
Walter Piludu, malato di Sla, è morto ottenendo il distacco del respiratore: il tribunale di Cagliari ha infatti autorizzato la struttura sanitaria dove si trovava a cessare i trattamenti.
Dj Fabo, sesto malato aiutato in questo modo ad ottenere l’eutanasia dall’associazione Coscioni.
Da marzo 2015 la campagna Eutanasia legale, ha “aiutato 233 persone a mettersi in contatto con i centri svizzeri per il suicidio assistito“
In una recente testimonianza , Mina Welby ricorda il marito e la sua vita con lui.
Le difficoltà di ogni giorno sempre più gravi e il silenzio assenza di chi avrebbe potuto ‘aiutarli’.
Non possiamo fare altro che leggere di storie, troppo spesso lontane e diverse dalle nostre. Colpiti dai racconti di vite che segnate oltre misura, chiedono di scegliere in un quotidiano rassicurante, ciò che riteniamo ‘oltre’.
Dovremmo essere in grado di comprendere e accettare decisioni differenti, proprio NOI, che grazie alla libertà di pensiero e di movimento, abbiamo un privilegio non trascurabile che ci pone ad un incrocio che invita a ‘fermarsi e a rispettare precedenze e stop’.