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Saul Malatrasi, l’uomo delle Coppe

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Saul Malatrasi, l’uomo delle Coppe

Quando qualche anno fa la Spal tornava in Serie A dopo quasi mezzo secolo venivano citati i giocatori lanciati dal club ferrarese. Senza però ricordare il polivalente Saul Malatrasi, un campionato in maglia estense (1958-’59) prima del quadriennio in maglia viola. Nella Fiorentina solo nelle ultime due stagioni divenne titolare, festeggiando dunque da comprimario la Coppa delle Coppe e la coccarda tricolore del 1961.

Nel 1964, nell’unica annata nella Capitale, la Roma arrivò alla finale della coppa nazionale, disputata però a novembre. Quando il giocatore si era trasferito all’Inter: deludente in avvio sia da mediano che da terzino destro, si rivelò poi un’ottima alternativa al capitano nerazzurro Armando Picchi nel ruolo di libero. Disputò da titolare la finale di ritorno della Coppa Intercontinentale e la ‘bella’ della stessa competizione, giocata a Madrid e decisa da Mario Corso. Sette gare nella stagione 1965-’66, prima del trasferimento al Lecco, il quale terminò il campionato all’ultimo posto.

Una bocciatura per Saul? No, perché arrivava la chiamata di Nereo Rocco, tornato al Milan, e il giocatore si rigenerò: uno scudetto, una Coppa delle Coppe, una Coppa dei Campioni. Senza dimenticare la Coppa Intercontinentale del 1969, che ha fatto di lui l’unico calciatore italiano ad averla conquistata con due club diversi (Trapattoni con la Juventus l’ha vinta da allenatore). Chiuse la carriera da giocatore nella Spal. Picchi, Capello: gli estensi hanno lanciato anche Saul Malatrasi.

 

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