Roma-Chelsea: nell’indecisione gode solo il bookmaker

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Torna la Champions League ed a Roma sale la febbre per una sfida affascinante e che potrebbe regalare ai giallorossi primato nel girone e ipoteca della qualificazione. Quindici giorni fa a Londra, precisamente allo Stamford Bridge finì 3-3 con i giallorossi prima sotto di due reti sono riusciti a rimontare e sorpassare i padroni di casa sul 2-3 per poi farsi raggiungere da Hazard. Una mezza impresa che ha esaltato alcuni e lasciato l’amaro in bocca ad altri per l’impresa incompiuta.

I bookmakers e l’opinione pubblica sono molto indecisi sull’esito di questa partita e questo si rispecchia nelle quote vicinissime tra loro: 2.55 il segno 1, 3.4 il pareggio, 2.70 il segno due. Che tradotto in percentuali significa 39% segno 1, 30% il pareggio, 37% la vittoria ospite.

NON NOTATE NIENTE DI STRANO? SICURI? Va bene ve lo dico io. Provate a fare un po’ la somma delle tre percentuali? Esatto non fa 100 ma 106. Come mai questa eccedenza? Questa eccedenza, chiamata aggio, in questo caso del 6% ma che varia da bookmaker a bookmaker ma anche da evento ad evento, è il vantaggio matematico che si prende l’allibratore indipendentemente da quale segno giocate. Mentre tutta comunità degli scommettitori si scervella per capire dove piazzare i propri soldi in una partita molto equilibrata chi vincerà sicuro, del resto come sempre, è il bookmaker. D’altronde la prima regola è o non è che il banco vince sempre…

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