Marciano vs Ali, quando la tecnologia fece sfidare sul ring due leggende
Rocky Marciano vs Muhammad Ali. Due grandi campioni, due grandi icone del mondo del pugilato. I loro nomi sono leggenda, le loro storie continuano ad appassionare migliaia di sportivi nonostante sia passato molto tempo.
Tanti gli aspetti da raccontare sulle luminose carriere di questi personaggi, così diversi e così uguali. Diversi dal punto di vista tecnico: Ali decisamente più elegante ed aggraziato, Rocky meno tecnico ma più arcigno e potente dal punto di vista fisico. Uguali perchè due veri campioni. Due campioni di pesi massimi accomunati dal fatto di essere rimasti imbattuti durante l’intera carriera.
Ai tempi tutti gli appassionati del mondo del pugilato dibattevano su chi tra i due pugili fosse il più forte. I fan si dividevano, per alcuni il gancio destro di Rocky era forte “come un treno a tutta velocità” e Ali non avrebbe avuto scampo, per altri Marciano non poteva competere con l’estro di Cassius Clay.
Fu così che bel 1969 venne organizzata l’inedita sfida tra titani: il ‘Super Fight’ tra Muhammad Ali e Rocky Marchiano. Un incontro, il cui esito, fu elaborato da un sistema informatico prodotto e gestito da un’azienda di Miami. Al progetto presero parte matematici ed esperti del settore. Murray Woroner, ideatore dello scontro virtuale, coinvolse decine di giornalisti e i migliori cinema del paese per la trasmissione della sfida in sala.
Rocky Marciano e Muhammad Ali avevano la loro copia virtuale, con tutti i punti di forza e i punti deboli inseriti accuratamente nei rispettivi profili. L’incontro sarebbe durato circa quarantacinque minuti e venne radiotrasmesso in diretta radio con tanto di cronaca e pubblico finto. Un vero e proprio capolavoro per gli strumenti di allora.
Il Super Fight tra Rocky e Ali divenne un grande evento mediatico da non perdere. I due pugili parteciparono come osservatori al duello leggendario, una sfida che come potete immaginare ha regalato grande equilibrio e spettacolo.
Ma chi riuscì ad imporsi? Vi posso dire che al nuovo campione servirono ben tredici round virtuali per mettere al tappeto il suo avversario. Woroner mise in palio una cintura in oro e tanti gioielli dal valore di dieci mila dollari per il vincitore.
Il Super Fight fu trasmesso in oltre 1500 sale cinematografiche in tutto il mondo e incassò ben cinque milioni di dollari.
Mettetevi comodi, non vi resta che (ri)gustarvi l’incontro.
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Fecero un qualcosa di simile, alla fine degli anni 70 trasmesso in radio su coppi e Merckx