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Rivista al…Bar: il commento della Serie A di Paolo Valenti (ventinovesima giornata)

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Rivista al…Bar: il commento della Serie A di Paolo Valenti (ventinovesima giornata)

Il pareggio conseguito dall’Inter a Torino permette al Milan di essere primo in classifica a prescindere dalle partite di recupero: è questa la novità che emerge dalla ventinovesima giornata di un campionato che, in vetta, assomiglia a una gara ciclistica nella quale i tre corridori di testa si danno il cambio mentre il quarto è lanciato all’inseguimento dopo una caduta in partenza.

I nerazzurri agguantano nel recupero un pareggio che è comunque prezioso, visto il dipanarsi di una gara nella quale ai granata manca un rigore che è difficile comprendere come il VAR non abbia potuto indicare di concedere. Il peso delle coppe si è fatto sentire, non solo per i nerazzurri, che a Liverpool avevano nuovamente dato l’impressione di essere la squadra più attrezzata per arrivare prima al traguardo della trentottesima giornata, ma pure per Atalanta e Roma, bloccate anch’esse sul pari da avversari non irresistibili. I bergamaschi, però, più che un calo fisico hanno evidenziato imprecisione sotto porta mentre i capitolini hanno disputato un match estremamente sotto tono, scombussolati fisicamente e psicologicamente da una trasferta lunga quattro giorni.

Della frenata dell’Inter beneficia anche il Napoli che, dopo il brutto colpo subito in casa la scorsa settimana, scende in campo a Verona aggressivo e concentrato battendo i gialloblù con le loro stesse armi: intensità e movimento a tutto campo. Osimhen sugli scudi nonostante un talento ancora acerbo che le urla a bordo campo di Spalletti cercano di rendere funzionale alle esigenze della squadra.

 Il Milan capolista a San Siro marca il suo passo vincendo 1-0, il risultato dei vincenti per antonomasia quando arriva al termine di una prestazione che concede poco spazio alle recriminazioni degli avversari. L’Empoli, a parte qualche prurito alle mani di Maignan nel secondo tempo, non lascia un’impronta di sé degna di sottolineature. Pioli mette in campo una formazione che dà equilibrio a prestanza fisica, cifra tecnica e dinamismo, trovando nella posizione di trequartista di Kessie lo slogan di un approccio tattico probabilmente definitivo da oggi alla fine del campionato. Se si vuole, una vittoria in stile Juventus che, dal canto suo, prosegue una corsa che ormai non è più solo di consolidamento della zona Champions ma permette anche velleità più ambiziose. L’affermazione di Genova, definita dall’episodicità di carambole dentro l’area di rigore, scolpisce una superiorità già intuita nelle scelte iniziali, lasciando Allegri in panchina un Vlahovic che servirà fresco e determinante nella notte di Champions di mercoledì. I blucerchiati, costretti alla presa di coscienza di una deficienza tecnica che si faceva impotenza nell’area di rigore avversaria, sono stati domati senza che potessero mai dare alla partita una vibrazione contraria all’inerzia che aveva preso dopo appena 23 minuti. Un insuccesso che, per i doriani, è ancor più pesante in classifica a seguito dell’affermazione dello Spezia, mai banale nelle sue interpretazioni, che costringe il Cagliari alla seconda sconfitta di fila dopo il buon trend di risultati realizzato successivamente alla sosta natalizia.

Il derby dell’Appennino corona la Fiorentina, che ha la meglio su un Bologna inizialmente tanto sfortunato (due i pali colpiti) quanto ingenuo nell’episodio dell’espulsione di Bonifazi. I viola sono pienamente in corsa per la zona Uefa proprio come la Lazio che, vincendo nel posticipo di stasera, in vista del derby di domenica prossima potrebbe elevarsi solitaria al quinto posto.     

Giornalista e scrittore, coltiva da sempre due grandi passioni: la letteratura e lo sport, che pratica a livello amatoriale applicandosi a diverse discipline. Collabora con case editrici e redazioni giornalistiche ed è opinionista sportivo nell’ambito dell’emittenza televisiva romana.
Nel 2018 ha pubblicato il romanzo "Ci vorrebbe un mondiale" – Ultra edizioni. Nel 2021, sempre con Ultra, ha pubblicato "Da Parigi a Londra. Storia e storie degli Europei di calcio".

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