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Rivista al…Bar: il commento della Serie A di Paolo Valenti (venticinquesima giornata)

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Rivista al…Bar: il commento della Serie A di Paolo Valenti (venticinquesima giornata)

Giornata di campionato avvincente nelle dinamiche che, negli scontri diretti tra le prime della classifica, torna a mostrare un calcio gradevole. Napoli-Inter era il match clou, che è stato in grado di fornire una radiografia dettagliata della struttura che caratterizza le formazioni di Spalletti e Inzaghi. L’1-1 a consuntivo è risultato giusto dettato da un tempo di prevalenza per parte che ha tratteggiato alla perfezione il calcio preferito dai due allenatori: votato all’estetica del possesso palla fluido ed efficace nelle impennate dei calciatori migliori quello del Napoli; solido e determinato nella sua configurazione armonica, difficilmente fuori equilibrio, quello giocato dall’Inter.

Un tempo a testa, si diceva, con specifiche che hanno lasciato intravedere atteggiamenti che, in prospettiva, sembrano privilegiare i nerazzurri nella corsa scudetto. Già, perché se è vero che, come spesso avviene, sono stati gli episodi a determinare il risultato (nel rigore ingenuo concesso dall’Inter si è poi specchiato il rimpallo sul quale Dzeko ha trovato il pari) l’andamento del match ha detto che il Napoli non ha saputo mettere al tappeto l’avversario quando ne ha avuto l’opportunità mentre l’Inter, raggiunto l’1-1, si è impossessata del campo dando l’impressione di esserne in pieno controllo. Una prova di consapevolezza e personalità esercitata in trasferta contro un’avversaria diretta e dopo un avvio di partita che avrebbe potuto far perdere lucidità. Con la consueta capacità d’analisi, nel post partita Spalletti ha saputo telegrafare al meglio il suo pensiero:”Il Napoli ha leggerezza talentuosa, l’Inter però è forte e feroce”. Guido Cavalcanti non avrebbe saputo rilasciare un commento migliore.

A non approfittare del risultato del San Paolo, il Milan avrebbe commesso un peccato mortale. Il Diavolo, però, ha saputo rimanere concentrato, acquisendo i tre punti e andando in vetta alla classifica, seppur con una partita in più giocata rispetto all’Inter. Oltre che negli scontri diretti, il derby milanese rimane appassionante anche a distanza. E se dei nerazzurri si è già detto, della squadra di Pioli rimane da scoprire a quale risultato porterà la sinergia del mix tra i giovani, esuberanti talenti della rosa a disposizione del tecnico e l’apporto  maturo di calciatori come Ibrahimovic e Giroud.

A completare il quadro delle contendenti in zona Champions ha provveduto il posticipo domenicale di Bergamo. Partita ad alto tasso di intensità agonistica fino agli ultimissimi secondi, nei quali la Juventus è riuscita a riprendere un risultato che sembrava ormai affondato dal missile terra-aria scagliato da Malinovskyi alle spalle di Szczesny. Il pareggio è il risultato più corretto per un match che ha visto l’Atalanta sopperire al meglio alle sue recenti difficoltà e ha portato all’occhio l’enorme iniezione di fiducia che ha rappresentato per tutti i bianconeri l’arrivo di Vlahovic, costante spina nel fianco della difesa avversaria. Lo slavo ha colmato il vuoto lasciato da Cristiano Ronaldo: se fosse arrivato a Torino a inizio stagione, i bianconeri sarebbero sicuramente in lotta per lo scudetto.

A quattro punti della zona Champions sale la Lazio, convincente col 3-0 che regola senza mezze misura un Bologna che non vince da quasi due mesi. Sull’altra sponda del Tevere si registra il pareggio che la Roma coglie in extremis a Sassuolo dopo l’ennesima prestazione incolore, originata dal consueto mix di insipienza tecnica e tenerezza di carattere.

E’ stata la giornata dei centravanti: da Immobile a Dzeko, da Pinamonti a Pavoletti, da Destro a Bonazzoli fino ad arrivare ad Abraham, coloro che un tempo indossavano la maglia numero nove sono stati i grandi protagonisti del 25° turno di campionato. E da questa settimana si torna a viaggiare per l’Europa.

Giornalista e scrittore, coltiva da sempre due grandi passioni: la letteratura e lo sport, che pratica a livello amatoriale applicandosi a diverse discipline. Collabora con case editrici e redazioni giornalistiche ed è opinionista sportivo nell’ambito dell’emittenza televisiva romana.
Nel 2018 ha pubblicato il romanzo "Ci vorrebbe un mondiale" – Ultra edizioni. Nel 2021, sempre con Ultra, ha pubblicato "Da Parigi a Londra. Storia e storie degli Europei di calcio".

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