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Rivista al…Bar: il commento della Serie A di Paolo Valenti (trentaseiesima giornata)

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Rivista al…Bar: il commento della Serie A di Paolo Valenti (trentaseiesima giornata)

Stavolta Verona non è stata fatale al Milan, che torna a piene mani dalla trasferta del Bentegodi mantenendo inalterato il suo vantaggio sull’Inter: adesso, per lo scudetto, saranno sufficienti una vittoria e un pareggio. E’ stata l’ennesima prova di maturità della squadra costruita da Maldini e Massara e plasmata da Pioli, che psicologicamente non è andata in affanno nemmeno dopo il gol di Faraoni, che le toglieva momentaneamente il primato della classifica. Superbe le prove di Tonali e Leão, perfetta l’interpretazione del match avuta dal tecnico, determinante anche nella gestione dei cambi.

L’Inter rimane squadra più potente: l’ha dimostrato ancora nel match con l’Empoli che, dopo mezz’ora, era in vantaggio di due reti. Non per approccio sbagliato dei nerazzurri, o loro demeriti particolari, ma per la meraviglia a volte inspiegabile del gioco e le capacità dei toscani, tra i quali va sottolineato il gol da attaccante di fiuto di Pinamonti. La sensazione che l’armata di Inzaghi non si sarebbe fatta sopraffare dagli eventi è stata netta anche in quel momento. Il risultato finale, complice anche una cornice di pubblico che ha gonfiato la partita della giusta enfasi, è finanche striminzito rispetto al volume della prestazione. Ecco, se c’è un aspetto che la scorsa settimana, tra campionato e coppe europee, ha fatto luccicare gli occhi è stata la partecipazione della gente alle gare in calendario: dall’Olimpico della Roma che ha sostenuto e spinto la sua squadra alla finale di Conference League al Meazza interista che coi suoi cori ha cullato ancora il sogno scudetto come l’Arechi quello della salvezza, gli spalti degli stadi sono tornati ad essere gremiti più che negli ultimi anni pre pandemici. La voglia di riappropriarsi della vita negli spazi comuni, il desiderio di condividerli nel nome di una passione unificante sono i segnali più positivi che ha dato il calcio negli ultimi mesi.

Importante la vittoria del Genoa su una Juventus che al campionato non ha più nulla da chiedere, tanto arrendevole nel concedere ai rossoblù l’ossigeno della vittoria da destare qualche sospetto nelle considerazioni dei più maliziosi. Una di quelle partite di fine stagione che sul palcoscenico del risultato ufficiale lasciano aperti gli spifferi dei dubbi più scabrosi. In classifica restano tre punti fondamentali per le speranze del Grifone mentre il campo regala a Criscito una rivincita coronata a fine gara da una dichiarazione d’amore che potrebbe riscrivere il futuro del capitano.

Nello spareggio tra Salernitana e Cagliari i granata gettano nel finale la possibilità di dare uno strappo decisivo alla loro rincorsa alla salvezza mentre il Venezia aggancia nel recupero l’ultimo barlume di speranza che può permettersi di coltivare. Difficile pronosticare chi, in questo momento, abbia più chances di evitare la serie B. Così come, dopo la vittoria dell’Atalanta, rimane parecchio ingarbugliata la lotta a quattro per entrare nelle coppe (Europa League e Conference) della prossima stagione, con la Lazio che prende un buon vantaggio e la Fiorentina che in serata potrebbe raggiungere i nerazzurri e una Roma probabilmente affaticata, mentalmente e nelle gambe, dalla semifinale contro il Leicester. A due giornate dalla fine il campionato rimane aperto e spettacolare grazie al maggior equilibrio che l’ha caratterizzato quest’anno: un elemento sul quale riflettere quando si discute delle modalità di redistribuzione delle risorse economiche della serie A.

Giornalista e scrittore, coltiva da sempre due grandi passioni: la letteratura e lo sport, che pratica a livello amatoriale applicandosi a diverse discipline. Collabora con case editrici e redazioni giornalistiche ed è opinionista sportivo nell’ambito dell’emittenza televisiva romana.
Nel 2018 ha pubblicato il romanzo "Ci vorrebbe un mondiale" – Ultra edizioni. Nel 2021, sempre con Ultra, ha pubblicato "Da Parigi a Londra. Storia e storie degli Europei di calcio".

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