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Rivista al…Bar: il commento della Serie A di Paolo Valenti (decima giornata)

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In attesa che il Napoli giochi il posticipo di questa sera con il Bologna, le squadre della parte alta della classifica vincono tutte. Un Milan minimalista guadagna la vittoria anche contro il solido Torino. Stesso risultato (1-0) ottenuto dal Napoli pochi giorni fa, con dinamiche di gara similari: la squadra di Juric insabbia i rossoneri nel suo gioco rugginoso e poco ci manca che riesca a uscire con un buon risultato da San Siro. Alla fine, però, sono solo applausi per i granata, che raccoglieranno punti contro avversari tecnicamente più abbordabili. Sorrisi per Pioli e i suoi ragazzi, che tengono il passo per presentarsi domenica sera all’Olimpico ancora in testa alla classifica per sfidare una Roma che, dopo il match inenarrabile di Conference League di sette giorni fa, ha conseguito un’ottima prestazione col Napoli e un buon risultato contro il Cagliari che, seppur ultimo, ha giocato una partita vigorosa e pericolosa per i giallorossi. Che, alla fine, per risolvere la questione sarda, si crogiolano in una perla di Pellegrini.

Dopo il mezzo passo falso con l’Udinese anche l’Atalanta torna a conquistare i tre punti grazie a Zapata e Ilicic. Attaccante fondamentale il primo, maturato forse tardi ma oggi centravanti ideale per la combinazione micidiale di velocità, potenza e bagaglio tecnico che è capace di offrire. Il centesimo gol in A realizzato a Marassi è più loquace di mille parole. Ilicic, attualmente estraneo alle sue periodiche buriane mentali, estrae dal cilindro un gol da puro illusionista che costringe all’applauso anche il pubblico doriano.

Qualche chilometro più a sud anche l’Inter si fa corsara e, con D’Ambrosio e Dimarco, mantiene le distanze da Milan e Roma. La Lazio di Sarri riguadagna fiducia con la Fiorentina mentre la Juventus si imbatte nella terza sconfitta in dieci partite. E’ la squadra di Allegri l’unica eccezione alla vittoria del gruppone che occupa i primi sette posti della classifica. L’1-2 rimediato contro il Sassuolo (prima vittoria assoluta dei neroverdi in trasferta a Torino) ferma la tentata risalita dei bianconeri in classifica: oggi, settimi a tredici punti di distanza dal Milan, possono ritenersi di fatto esclusi dalla lotta scudetto, non solo per meri calcoli matematici. Il gioco latita, gli equilibri di squadra ancora non si sono assestati e la qualità media non appare all’altezza della rosa dei rossoneri e del Napoli.

Dal Verona a scendere la nebbia del campionato si fa densa e indefinita. C’è una lotta scivolosa, scenari da gironi danteschi nei quali al momento è impossibile riconoscere valori definitivi, come testimonia la sorprendente ultima posizione del Cagliari.

Giornalista e scrittore, coltiva da sempre due grandi passioni: la letteratura e lo sport, che pratica a livello amatoriale applicandosi a diverse discipline. Collabora con case editrici e redazioni giornalistiche ed è opinionista sportivo nell’ambito dell’emittenza televisiva romana.
Nel 2018 ha pubblicato il romanzo "Ci vorrebbe un mondiale" – Ultra edizioni. Nel 2021, sempre con Ultra, ha pubblicato "Da Parigi a Londra. Storia e storie degli Europei di calcio".

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