Quando e come ripartirà il calcio italiano
Una ripartenza del calcio professionistico italiano da effettuare a scaglioni per favorire il corretto svolgimento di tutti gli esami necessari. Sarebbe questa l’ultima ipotesi prospettata dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina, nel corso della riunione con la commissione medico-scientifica incaricata dalla Federcalcio di stilare i protocolli di ripartenza di tutto il settore.
Con i membri della commissione medica e i dirigenti della FIGC c’erano anche i super esperti che stanno aiutando a immaginare un percorso che garantisca la sicurezza di tutti, dai calciatori ai fisioterapisti, dai medici ai magazzinieri.
Sarebbe la Serie A ad aprire le danze, poi Serie B e infine la Serie C. L’ipotesi, come le molte altre formulate in queste settimane, si inserisce in un contesto di incertezza dettati dalla gravità dell’emergenza.
Altra ipotesi è far ripartire il calcio italiano dalla Coppa Italia con le semifinali di ritorno ancora da giocare tra Juventus-Milan e Napoli-Inter, il che vorrebbe dire 27 e 28 maggio. A quel punto la Serie A ricomincerebbe il weekend successivo e quindi il 31 Maggio con la fine del campionato prevista per il 2 Agosto per dare spazio alle restanti partite delle Coppe Europee.
Nel comunicato finale si mettono ulteriormente a fuoco gli step dei controlli prima della ripartenza: “Il ritiro sarà preceduto da uno screening a cui si dovrà sottoporre tutta la spedizione con test molecolare rapido, test sierologico e screening completo.”
La data per la ripresa delle attività sportive, nella speranza dei club, è fissata al 4 maggio, giorno seguente alla scadenza del dpcm attualmente in vigore sul divieto di ogni attività.