Giornata ricca di medaglie per l’Italia. Spiccano su tutte quelle della delegazione del Judo azzurro. Un gruppo di giovanissimi atleti venuti a Rio per farsi le ossa in vista di Tokyo 2020, ma già in grado di scalare il podio a cinque cerchi. Dopo l’Argento guadagnato da Odette Giuffrida, arresasi solo in finale contro kosovara Majlinda Kelmendi, è arrivato l’oro di Fabio Basile, classe 1994 come la sua collega. che ha sconfitto il campione mondiale in carica, il coreano An Baul. Con lui, l’Italia ha raggiunto la duecentesima medaglia d’oro ai Giochi Olimpici, portando il judo all’undicesimo podio consecutivo nella disciplina dal lontano Montreal 1970.
E’ durato poco, invece, il sogno olimpico di Elios Manzi, judoka messinese di appena 20 anni. E’ stato eliminato ai sedicesimi della categoria 60 kg dal numero 1 del ranking mondiale Kim Won Jin al termine di un incontro combattuto che ha visto il coreano imporsi per un solo yuko di differenza. Un peccato se consideriamo che se l’incontro fosse finito in parità a trionfare sarebbe stato l’azzurro in virtù delle tre penalità che aveva accumulato il suo avversario. Un’esperienza quindi breve esattamente come il travolgente cammino che l’ha resa possibile. Il ventenne è entrato nel giro della Nazionale solo a gennaio e di conseguenza stabilmente al centro delle prospettive italiane per Tokyo 2020.
Nessuna fretta per Rio quindi ma Manzi non aveva nessuna intenzione di passare un’estate tranquilla tra spiagge e ombrelloni nella sua meravigliosa Sicilia. La stagione in corso lo ha visto prima salire sul podio con un bronzo al collo agli Europei di Kazan, poi la sfortunata eliminazione a Baku e infine l’impresa ad Almaty in Kazakistan dove ha trionfato al Grand Prix battendo il padrone di casa, il vice campione del mondo Rustam Ibrayev grazie a due yuko che gli hanno consentito di staccare il biglietto per Rio, quasi in sordina anticipando la sua ascesa mentre tutto il mondo judoka lo aspettava in Giappone.
Adesso c’è da scontare la delusione per una gara persa senza i favori del pronostico ma con la consapevolezza che si poteva vincere. E’ già un successo ma Elios Manzi non sa accontentarsi e fissa l’appuntamento per il 2020 nella patria del judo.