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Rashaan Salaam, l’ultima vittima della CTE nel silenzio del football americano

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L’encefalopatia traumatica cronica raccontata dal dottor Bennet Omalu e tornata agli onori della cronaca grazie al film Zona d’ombra girato da Peter Landesman con Will Smith, fa un’altra vittima: Rashaan Salaam.

L’ex giocatore di football, 42 anni, si è suicidato in un parco nel Colorado sparandosi un colpo alla testa dopo che da anni sentiva voci ed aveva allucinazioni come ha confessato suo fratello Jabali Alaji, sintomi tipici della CTE e che preoccupa sempre più le autorità sanitarie negli Stati Uniti.

Salaam è stato uno dei migliori giocatori al college negli anni ’90, ricevendo anche il prestigioso Heisman Trophy ma dopo un’ottima annata da rookie con i Chicago Bears diventando anche il giocatore più giovane a raggiungere le 1.000 yard su corsa, non ha avuto la carriera che tutti gli pronosticarono a causa di una vita fuori dal campo troppo dissoluta, spesso incastrato per consumo di marijuana ed altre sostanze stupefacenti, e per un corpo troppo fragile rispetto alle botte richieste da chi gioca in NFL.

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