Ranieri e il destino a luci rosse dietro la favola Leicester
2 Maggio 2016: Leicester e Claudio Ranieri campioni d’Inghilterra. Una favola. E pensare che la favola più romantica raccontata degli ultimi venti anni di calcio è figlia di una storiaccia a luci rosse. Roba da far impallidire “Sliding Doors”.
Giugno 2015. Il Leicester centra una sofferta salvezza. La società organizza una tournèe a Bangkok, sia per festeggiare la permanenza che per promuovere il marchio. La meta non è scelta a caso: Vichai e Aiyawatt Srivaddhanaprabha, proprietari del club, vogliono esportare il “brand” nel paese natio. Classica operazione di marketing. Rovinata da Tom Hopper, Adam Smith e James Pearson. I tre calciatori hanno l’infelice idea di ospitare tre donne in camera e filmare la performance, condendola con pesanti insulti razzisti. Le immagini e i video finiscono sul “Sunday Mirror” e invadono il web. Risultato: il Leicester licenzia in tronco i calciatori.
James Pearson, però, è anche il figlio dell’allenatore. Nigel Pearson. “Intoccabile”, in quel di Leicester. Il tecnico è l’artefice della promozione nella massima serie nonché della insperata salvezza. Licenziarlo significa esporsi a una scelta impopolare. La dirigenza resta inamovibile: il danno d’immagine è enorme. I Pearsons pagano il conto.
Inizio luglio: le Foxes devono ricostruirsi un’immagine e legarsi a un nuovo tecnico. L’input della proprietà è chiaro. Si cerca un “gentleman”. Il Leicester, come fosse un’azienda qualsiasi, pubblica l’annuncio e valuta i curricula: cercasi tecnico di comprovata esperienza in Premier League, che abbini alla competenza tecnica anche un’immagine di educazione, cultura, signorilità e “fair play”.
Identikit perfetto di Claudio Ranieri. Il tecnico italiano si propone. Ha voglia di rivincita, dopo l’esonero dalla panchina della Grecia, e di riassaporare la Premier. Procedura classica: contatti, mail, appuntamento, colloquio stretta di mano e firma sul triennale.
13 luglio 2015. Il Leicester e Ranieri iniziano la loro avventura. Secondo la dirigenza, il tecnico italiano è l’uomo giusto per restituire credibilità e reputazione del club. Il resto è storia…
Titolo ed Articolo quanto meno faziosi, cosa c’entrano le luci rosse con Ranieri ?
beh se i giocatori non avessero fatto il filmino a luci rosse oggi sulla panchina ci sarebbe ancora l’allenatore vecchio e magari non vinceva
“la favola più romantica raccontata degli ultimi venti anni di calcio, è figlia di una storiaccia a luci rosse”. Imparate a non mettere le virgole tra soggetto e verbo, per cortesia.