Quanto è importante svolgere attività sportive all’asilo

Inizia la lettura
6 mins read

Quanto è importante svolgere attività sportive all’asilo

Non c’è dubbio che lo sport faccia bene a qualsiasi età. La domanda che si pongono molti genitori, considerando la vastità di attività possibili, è come si fa a scegliere lo sport giusto? Indubbiamente la risposta deve nascere da un compromesso raggiunto dal genitore ed il bambino poiché è essenziale che quest’ultimo segua le sue passioni vivendo l’attività sportiva il più serenamente possibile e non come un’imposizione.
Spesso, il primo approccio allo sport arriva direttamente dalle aule dell’asilo. È infatti importante durante tale contesto dedicare del tempo ad attività motorie cosicché il bambino possa cominciare ad avere padronanza del proprio corpo divertendosi.

Attività psicomotorie per cominciare

Fin dai primi anni di vita è possibile ed è bene praticare attività psicomotorie che permettano al bambino di sviluppare la propria identità. Nella fase che va tra i 2 ed i 5 anni si parla in special modo di psicomotricità. Nelle scuole materne e negli asili vengono cadenziate più volte a settimana questo genere di attività attraverso le quali i bambini cominciano a prendere coscienza del proprio corpo e dello spazio circostante. Da piccoli movimenti spontanei, con il crescere il bambino comincerà ad eseguire movimenti organizzati e comandati avvicinandosi sempre più alla pratica di specifiche discipline sportive. Un aspetto più ludico rispetto allo sport che conoscerà dai 6/7 anni in su, ma fondamentale per il suo sviluppo fisico e mentale.

I benefici

L’età del nido e della materna corrisponde al momento in cui avvengono i maggiori apprendimenti grazie anche allo sviluppo dei canali neurologici. Attraverso lo sport i bambini riusciranno a prendere coscienza di se e a sviluppare la propria identità. La compagnia degli altri bimbi in questi momenti ludici insegnerà al bambino a relazionarsi con gli altri, socializzare e a sviluppare un’intelligenza emotiva imparando a riconoscere e gestire gli stati d’animo. Inoltre, le prime sessioni di psicomotricità porteranno ad una maggiore capacità di concentrazione, perseveranza ed autocontrollo.

A livello fisico avverrà un adeguato sviluppo delle ossa e dei muscoli. Il metabolismo anche subirà dei cambiamenti favorendo l’insorgere di malattie cardiovascolari e di sovrappeso. Miglioramenti anche per le abilità di coordinazione, forza, resistenza e velocità.

È bene ricordare non pressare psicologicamente il bambino durante l’attività fisica e lo sport in generale. Ogni bambino ha le sue inclinazioni e capacità, che non necessariamente lo porteranno ad essere un campione. Accettare questa condizione assicurerà il divertimento del bambino ed il suo equilibrio psicologico.

Attività consigliate

Nei primi anni di vita è bene organizzare attività di psicomotricità con l’ausilio di alcuni oggetti tra cui materassi, tappeti di gomma, cuscini, palle e corde così da permettere al bambino di sviluppare i primi movimenti fisici come rotolare, saltare, arrampicarsi, correre e coordinarsi con gli oggetti. Presto arriveranno miglioramenti sull’equilibrio e sulla gestione del proprio corpo nello spazio. Solitamente i movimenti sono liberi e non imposti da rigide regole. Le attività possono essere accompagnate da musica con diversi ritmi e intensità.

Allo svilupparsi delle capacità di attenzione e concentrazione potranno essere introdotte attività più specifiche dove le relazioni di gruppo/squadra si intensificheranno. Il bambino comincerà anche ad assimilare regole e istruzione che riuscirà facilmente a mettere in pratica e rispettare.

Il nuoto è da sempre considerato uno sport completo e praticarlo fin da piccoli aiuterà il bambino a migliorare la capacità respiratoria e favorire il rilassamento. Anche in questo caso, in età infantile non si parlerà di nuoto vero e proprio ma di corsi di acquaticità. Intorno ai 4 anni i bambini avranno già sufficientemente sviluppato l’autonomia e le capacità fisiche per poter stare a galla.

Anche le attività all’aperto, così da poter interagire con l’ambiente esterno ed i suoi pericoli, possono essere introdotte dai 3/4 anni in su. Sono validi tutti i giochi che mettono il bambino di fronte a piccole sfide come andare in bicicletta o sui pattini.

In generale, è importante che l’asilo faccia sperimentare ai bambini le più disparate attività e discipline in modo tale da permettere al bambino, quando avrà raggiunto i 5 anni, di decidere con serenità lo sport da praticare. Filosofia adottata da molti asili sul nostro territorio, come nel caso di RainbowKids che è un asilo, ludoteca e scuola dell’infanzia la cui filosofia è proprio quella di offrire attività di questo genere ai bambini fin dai primi anni di vita.

 

Articoli recenti a cura di