In principio fu Vincenzo Sarno, oggi fantasista nel Foggia di Stroppa, a subire gli aspetti più folli del calciomercato, visto che nel 1999, a soli undici anni, salì agli onori della cronaca poiché venne messo sotto contratto dal Torino per la cifra di 120 milioni di lire. Televisioni, giornali, radio: tutti parlavano del ragazzino, ribattezzato assai prematuramente ‘piccolo Maradona’.
Per Sarno, tuttavia, il sogno diventa ben presto un incubo: l’esperienza all’ombra della Mole è breve e avara di felicità. Vincenzo torna a casa poi prova a rientrare nelle giovanili di un grande club come la Roma ed infine decide di ripartire da zero, da quella gavetta mai così indispensabile.
“Ero un ragazzino e all’epoca ho subito poco l’onda mediatica dato che non la potevo capire. Ho cominciato a capire più tardi, a partire dai sedici anni, per me è ormai un passato remoto, non ho piacere a parlarne e talvolta faccio fatica anche a ricordare quei momenti. Ho subito troppe pressioni e vissuto non pochi momenti difficili per le etichette che mi furono abbiate come quella di ‘nuovo Maradona’. Il calcio mi ha privato certamente di qualcosa, mi ha tolto serenità” queste le parole rilasciate ormai qualche tempo fa dal talento di Napoli.
Stavolta, però, il rutilante mondo del calciomercato pare aver veramente passato ogni limite. La storia è la seguente.
La signora Joanne Radcliffe di Droylsden, nella contea di Greater Manchester, alcuni giorni fa ha postato sulla propria pagina all’interno di Facebook un filmato in cui il figlioletto di tre anni, Jaxon Lal, gioca a pallone in giardino insieme al fratello. Un video come se ne vedono a centinaia ogni giorno all’interno del social più popolare del mondo.
In questo caso, però, la faccenda diventa ben più particolare. Sul piccolo Jaxon si posano addirittura gli occhi del Manchester City. A raccontare l’accaduto è stata la stessa signora Radcliffe: “Mio figlio gioca a calcio con suo fratello Riley tutti i giorni ma non mi sarei mai aspettata che finisse per interessare a dei professionisti. Dopo aver pubblicato il filmato su Facebook, questo è stato condiviso dalla squadra di Riley e a quel punto ho ricevuto la telefonata di uno scout del City, a cui, per la verità, in un primo momento non ho creduto. Ero assolutamente convinta che si trattasse di una presa in giro“.
Nulla di più autentico, invece: ai tecnici dell’Academy dei ‘Citizens’ Jaxon interessa e non poco. La famiglia del pargolo, infatti, ora sta aspettando di incontrare i rappresentanti della società dello sceicco Mansour e di fissare la data per un provino. “Quando lo hanno visto nel filmato, quelli del City non si sono resi conto che Jaxon avesse solo tre anni – prosegue Joanne Radcliffe – e che giocava da appena cinque mesi perché voleva seguire l’esempio dei fratello più grande. Sapevo che era bravo per la sua età e speravo che un giorno qualcuno avrebbe potuto vedere qualcosa di buono in lui, ma non avrei mai immaginato che potesse capitare adesso che è ancora così piccolo“.
Nulla da eccepire sulla gioia e l’orgoglio di una madre per il proprio figlio baciato da un talento naturale, ci mancherebbe; non si starà, però, da parte di osservatori ed operatori di mercato, esagerando un po’ con la ricerca dei talenti in erba?