Progetto Pugni Chiusi: la boxe, il carcere e un documentario
Mirko Chiari è un ex pugile dilettante, 104 match in carriera, oggi autista di un mezzo pesante della nettezza urbana milanese. E’ anche una persona sensibile al sociale, accanito lettore, e scrittore, è noto anche infatti come il pugile poeta.
Valeria Imbrogno è una boxeur professionista, dal record immacolato, nove vittorie zero sconfitte. Anche lei molto vicina ai problemi dei più deboli. Il nome non risulterà nuovo perché era anche la compagna di DJ Fabo, l’uomo che ha scelto la via del suicidio assistito in Svizzera per porre fine a indicibili sofferenze dopo un grave incidente d’auto, la cui vicenda è stata ed è al centro di una grande battaglia di civiltà e diritti sostenuta da Marco Cappato.
Alessandro Best è un regista cinematografico milanese, con origini radicate nel Sud della penisola, amico di Mirko Chiari sulle cui vicende ha già girato alcune clip.
Ermes Buttarelli è un produttore, amico di Alessandro Best dall’infanzia.
Il progetto Pugni Chiusi
Vi chiederete come interagiscano tra loro tutte queste persone. E’ presto detto. Mirko e Valeria, insieme a Bruno Meloni, insegnano pugilato a degli allievi speciali, un gruppo di detenuti del carcere di Bollate, nell’ambito di un progetto che si chiama Pugni Chiusi, partito nel giugno del 2016. Progetto che in questi due anni si è sviluppato parecchio, gli allenamenti si svolgono ora tre volte la settimana, e tra maggio e giugno del prossimo anno verrà organizzata una riunione pugilistica all’interno del carcere di Bollate. Pugili dilettanti entreranno, e, sotto regolare egida FPI, permetteranno ad alcuni dei ragazzi di Mirko di esordire nella nobile arte. Sarà ammesso anche pubblico esterno.
Il documentario
Alessandro Best intanto ha avuto l’idea di documentare tutto questo, e con l’appoggio di Ermes Buttarelli, ha partecipato a un bando di Infinity – Mediaset per la realizzazione di un documentario dedicato e a Mirko, alla sua giornata che inizia alle 4.30 del mattino col camion della spazzatura per poi proseguire tre volte la settimana insegnando boxe in carcere, e ai suoi allievi, al momento in cui muoveranno i primi passi ufficiali su un ring.
Il loro progetto è risultato tre i tre vincitori del bando e ora Infinty sosterà la realizzazione del film con 5.000 euro a condizione che attraverso una campagna di crowdfounding gli autori riescano a raccoglierne almeno altrettanti. – La raccolta è a buon punto, già oltre 1.900 euro raccolti quando abbiamo ancora altri 60 giorni di tempo per chiuderla. – ci spiega Ermes – Naturalmente se dovessimo riuscire a raccogliere una somma superiore a quella richiesta da Infinity ne saremmo ben contenti, visto che il costo finale dell’opera si aggirerà sui 15.000 euro.
La presentazione completa del progetto la trovate sul sito produzionidalbasso.com a questo link:
https://www.produzionidalbasso.com/project/pugni-chiusi/ dove è naturalmente possibile anche sostenere l’iniziativa.
Il documentario sarà un modo efficace di far conoscere degli spaccati di vita quotidiana che forse si tende a non vedere dentro le nostre giornate, già difficili in questi tempi frenetici e incerti e IGP come sempre fa con questo genere di iniziative, sosterrà il progetto di Alessandro ed Ermes con l’arma che ha a disposizione, quella della corretta informazione.
Tanti, tanti auguri.