Sembrano ormai lontani i tempi in cui il maggior organo calcistico mondiale, la Fifa, veniva travolta dallo scandalo della corruzione nei piani alti della dirigenza. Al posto dell’eterno presidente Blatter è arrivato Gianni Infantino che da segretario della Uefa ha sostituito il colonnello svizzero sulla poltrona più prestigiosa del football. Una svolta che faceva auspicare finalmente un cambiamento all’interno dell’organo di potere, abbandonando i retaggi di un passato che ha avuto più ombre che luci.
Arriva, invece, oggi, la notizia che riporta all’attenzione l’operato della Fifa: a margine di una cerimonia che si è tenuta a Manchester per la presentazione di un premio sulla diversità, la Federazione Mondiale ha annunciato di aver smantellato la task force anti razzismo messa in piedi proprio da Blatter tre anni fa. I membri della commissione sono stati avvertiti attraverso lettera di ringraziamento che li sollevava dall’incarico, e chi si è visto s’è visto. Le motivazioni date a questa scelta sono riconducibili semplicemente al fatto che per la Fifa il loro lavoro in merito al razzismo è finito.
“Perplessità e preoccupazione” queste le prime reazioni da parte dell’osservatorio inglese “Kick Out” che nelle sue mansioni ha proprio il monitoraggio di atteggiamenti legati al razzismo. In particolare, in vista dei Mondiali del 2018 in Russia, paese, secondo l’organo di controllo, “noto per razzismo e abusi sulle minoranze“. Il tempismo nell’eliminare la task force ha il sapore della beffa: stasera infatti la partita tra il Rostov e il PSV si disputerà in uno stadio mezzo vuoto a causa dei cori offensivi dei tifosi russi in occasione del preliminare con l’Ajax. Oltre a Kick Out, contro questa decisione ha tuonato anche il Principe Al bin Al Hussein , candidato alla Presidenza Fifa e uscito sconfitto proprio contro Infantino. Per lui il percorso contro il razzismo è ancora lungo e ha trovato questa scelta vergognosa.
Dalla Federazione arrivano le prime difese che sottolineano come la commissione sia stata eliminata ma il suo programma è stato inglobato all’interno del piano generale elaborato da Infantino. Sempre a conforto è intervenuta anche la segretaria generale, la senegalese Fatma Samoura che ha commentato così: “Sono la prova vivente che sul razzismo applichiamo tolleranza zero“.
Staremo a vedere se la Fifa riuscirà a tirarsi fuori dall’ennesima bufera che l’ha travolta.