La notizia era di quelle che sanno di bomba. E proprio come una bomba quando viene lanciata, questa era una di quelle notizie che appena diffusa devi solo aspettare la deflagrazione e poi, eventualmente, iniziare a contare i danni. Mentre qualcuno stava già iniziando a contare, il cannoniere-bombarolo di turno ha voluto di suo pugno provare a disinnescare la “bomba-notizia” e a quanto pare c’è anche riuscito. La storia della bomba che alla fine non è scoppiata è quella di Graziano Pellè, centravanti del Feyenord e della Nazionale di calcio, che in un’intervista al portale olandese Spitnews, ripresa in Italia da alcuni siti internet tra i quali Tuttojuve.com, aveva parlato e male del calcio italiano puntando il dito contro la Juventus. Si proprio lei, la Vecchia Signora del calcio italiano. Si potrebbe aggiungere, ancora una volta lei. Si perché dal gol di Turone a Calciopoli, è stata una sfilza di polemiche che hanno riguardato i favoritismi, reali o presunti, ottenuti dal club bianconero.
Questa volta, la Madama del calcio italiano, era stata tirata in ballo da Pellè che in un’intervista aveva dichiarato le ragioni per le quali aveva deciso di abbandonare l’Italia. “A me piace l’onestà – ha detto il bomber del Feyenord – e in Italia vi è difficilmente. C’erano molte storie sulle partite che la Juventus aveva comprato per essere campione. Spesso veniva anche consigliato – ha aggiunto Pellè – chi doveva avere la meglio sul match (la Juventus). Non è questo il calcio che sognavo” .
Pellè non ha spiegato però quali siano state, se a questo punto ci sono effettivamente state, le “storie sulle partite” che la Juve avrebbe comprato. Dopo dichiarazioni del genere le domande sorgono spontanee: quali sono e quante sono queste partite? Chi sono e quanti sono i calciatori che si sarebbero “venduti”? Pellè non ha saputo o voluto, dare una risposta. E a qualcuno evidentemente le parole di Pellè non sono piaciute. E allora, come altre volte in casi del genere, ecco che a distanza di poche ore è arrivata pronta la smentita . Tra i primi a riportarla non poteva non esserci il Tuttosport, il quotidiano sportivo che ha la sede nella città di Torino. Queste le contro-dichiarazioni che Pellè ha affidato all’agenzia Ansa: “ Non ho mai voluto – ha detto Pellè – attaccare il calcio italiano, né i suoi club..mi dispiace se sono stato frainteso”. Frainteso da chi?
Piuttosto anche in questo caso le domande sarebbero altre: perché Pellè ha voluto smentire? C’entra qualcosa il suo destino in Nazionale? Al momento la storia-leggenda della Juve che comprava le partite finisce qui. I dubbi su Pellè restano: è un cannoniere che spara bombe, o semplicemente un altro pallonaro?