A cura di Leonardo Ciccarelli
Storia e rapporto strano quello tra Napoli ed il basket. Napoli non ammette divinità minori nello sport sebbene ne abbia centinaia nella religione e questo fa capire in che modo sacro viene inteso il calcio in questa città. Una città che proprio non ammette che la maglia azzurra ed il prato verde vengano oscurati, ma che, come ha detto Mimmo Morena in esclusiva ai nostri microfoni “quando avverte che c’è qualcosa di importante, con il suo pubblico, fa sempre sentire la propria spinta. Tornare con la Coppa da Forlì, Coppa vinta in un palazzetto che è stato mio per un anno, con oltre 3000 napoletani venuti sostenerci con le famiglie, che ci hanno poi scortati in tangenziale, è stata un’emozione incredibile . Ancora oggi ho un rapporto bellissimo con chi ci ha seguito”.
La spinta la fecero sentire eccome i tifosi alla squadra di Domenico “Mimmo” Morena, napoletano nato in Germania che nel 2006 alzò al cielo la Coppa Italia con la Carpisa Napoli del presidente Maione, un presidente che portò in 7 anni la squadra dall’oblio alla gloria e ritorno. Una squadra fortissima, paragonabile solo alla Fides Partenope che nel 1970 vinse la Coppa delle Coppe sotto il dominio del futuro hall of famer Giovanni Gavagnin.
Quella del 2006 è stata la prima vera squadra che ha fatto riappassionare la città allo “sport che ambisce al cielo“, per dirla alla Bill Russell e, sempre secondo Morena, “Dovevamo vincere lo scudetto. Il basket come sport spesso viene deciso da episodi e purtroppo non ci siamo riusciti. Sarebbe stato uno trionfo meritato”.
Due anni dopo quella strepitosa vittoria però il Basket Napoli viene escluso dal campionato per falso nelle documentazioni retributive e la squadra è stata declassata in Serie C regionale. Nel 2010 il fallimento.
Oggi la squadra è ripartita dolorosamente dalla Serie B ed ha puntato su un ex ottimo giocatore, napoletano che ha vissuto la piazza, oggi ottimo tecnico: Giampaolo Di Lorenzo. Il roster per la categoria è di buon livello ed il campionato sta andando bene. “Mi auguro che l’Azzurro Napoli Basket raggiunga gli obiettivi nonostante i problemi che c’erano anche all’epoca” prosegue il capitano Morena, ed i problemi di cui parla riguardano il palazzetto: il PalaBarbuto è vecchio, fatiscente, senza nemmeno un bar al proprio interno, abbandonato a se stesso.
Torniamo così al discorso iniziale: a Napoli, solo calcio. Nonostante le promesse, gli impegni presi, la palla a spicchi in città latita e Napoli è nel vero senso della parola popolata da vampiri che non aspettano altro che succhiare tutta la linfa vitale che solo quel “Ciuff” e quello squittire sul parquet sanno regalare ad alti livelli.
Leonardo Ciccarelli
FOTO: www.azzurronapolibasket.com
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