Si può senz’altro dire che il 2016 di Paolo Lorenzi, 34enne tennista senese, sia degno di nota e tennisticamente parlando, tra i migliori risultati fatti registrare dai vari tennisti professionisti italiani.
Analizzando un po’ la sua stagione, qualche mese fa ha raggiunto il culmine e il sogno di una carriera: il 23 luglio 2016 Lorenzi diventa il più anziano tennista ad aggiudicarsi per la prima volta in carriera un torneo del circuito ATP. Infatti, sulla terra rossa di Kitzbühel il tennista italiano, sconfigge in finale il più quotato georgiano Basilashvili con il punteggio di 6-3, 6-4. In virtù di questo risultato Lorenzi raggiunge anche il suo best ranking, la 41a posizione. Questo risultato viene ulteriormente migliorato il 1° agosto, arrivando al 40° posto mondiale e contemporaneamente diventando il nuovo numero uno del tennis azzurro, scavalcando persino Fabio Fognini.
Un altro grande risultato lo ha messo a segno agli Us Open appena conclusi. Sul cemento newyorchese raggiunge per la prima volta in carriera il terzo turno in uno Slam. Dopo aver battuto al primo turno l’argentino Carlos Berlocq in tre set, al secondo turno elimina con una prova magistrale durata 4 ore e 54 minuti, la testa di serie numero 30 Gilles Simon per 3-6, 6-2, 6-2, 6-7, 7-6. Dopo questa vera e propria impresa a discapito dei pronostici, al terzo turno si scontra con il numero due al mondo, Andy Murray neo campione olimpico. L’atleta senese vorrebbe ripetersi e compiere un altro capolavoro. In parte ci riesce, complicando la vita, e non poco, al britannico che riesce a spuntarla dopo quattro set per 7-6, 5-7, 6-2, 6-3. Questo match ha dimostrato un calo fisico e mentale di Andy, che infatti ha avuto conferma nei quarti di finale, eliminato al quinto set dal promettente Key Nishikori. Il britannico, che per gli esperti avrebbe dovuto essere il probabile finalisti contro Djokovic, dopo mesi dove ha fatto registrare numeri da capogiro, ha ceduto lasciando il passo ad un solido e mai domo Nishikori.
Per Paolo Lorenzi quest’estate è sicuramente un momento che difficilmente dimenticherà e che gli darà la forza per continuare, nonostante l’età non più rosea, a divertirsi e a faticare con racchetta e pallina.