Obiettivo “Sold Out” è questo il claim rilanciato dalla pagina Facebook del Foggia Calcio per la semifinale play off di ritorno contro i giallorossi del Lecce. L’obiettivo è stato raggiunto, domenica pomeriggio il “Pino Zaccheria“ sarà una bolgia, non un solo seggiolino sarà lasciato vuoto da quella che è una delle tifoserie più calde del sud Italia. Purtroppo, però, la festa sarà macchiata una serie di vicende poco chiare che sono avvenute all’atto dell’acquisto dei biglietti.
Sui social network fioccano accuse di ogni genere, dal bagarinaggio selvaggio (biglietti della curva da 10 euro rivenduti a 100) a ticket staccati ancora prima dell’orario di inizio della vendita libera a tifosi che hanno visto rubata la propria identità e si sono ritrovati con biglietti emessi a loro nome. “A monte il problema è che il numero di richieste per i biglietti non sarebbe potuto essere soddisfatto nemmeno da uno stadio da 30 mila posti” – dice il Responsabile comunicazione del Foggia Lino Zingarelli – “Abbiamo avuto problemi tecnici e registrato situazioni che magari le ricevitorie non avrebbero dovuto accettare ma alla base c’è il fatto che comunque qualcuno sarebbe rimasto fuori“. L’animosità ha toccato livelli davvero alti, la pagina Facebook del Foggia Calcio e della società che gestisce la vendita dei biglietti sono inondate da messaggi di tifosi delusi e arrabbiati. Anche l’ex Presidente del Foggia, Davide Pelusi, è intervenuto con un post molto sentito e vicino al sentire dei tifosi. “La questione biglietti è sempre stata un problema – dice Pelusi – anche quando ero io Presidente o Amministratore Delegato del Foggia capitava che, per match particolarmente sentiti, ci sfuggisse il controllo dei biglietti“. Stando a quanto segnalato da diversi utenti sulla pagina Facebook del Foggia Calcio alle 16.00 la Tribuna era già “sold out”. Circostanza che, se dovesse risultare vera, sarebbe davvero molto strana considerando che in meno di un minuto si sarebbero dovuti bruciare i 6037 posti a sedere, con una media superiore ai 100 al secondo. “Può essere che la società abbia riservato una piccola parte di biglietti ai soci applicando una sorta di prelazione. Questo avveniva anche quando io ero presidente. – conclude Pelusi – Per partite così sentite il numero di richieste di amici e conoscenti aumenta e magari per generosità è difficile dire di no. E questo è andato un pochino a discapito del cittadino foggiano“.
La BookingShow, società che gestisce la vendita di biglietti in modalità online e cartacea, ha provato ad arginare i numerosi commenti dei tifosi che si sono ritrovati a inveire sulla sua pagina. Secondo Angelo Coletta, AD di Booking Show, è successa la cosa più semplice del mondo“C‘erano circa 50mila tifosi che sarebbero voluti andare a vedere la partita a fronte di 10mila biglietti disponibili. Forse il problema sta nel fatto che in tutti questi anni il Comune non ha manutenuto lo Stadio, un impianto da 30mila posti è reso agibile solo per 18mila, mancano interventi strutturali che avrebbero dovuto essere a carico dell’Amministrazione”.
Ma come funziona la vendita dei biglietti? “La squadra di calcio o la Lega Calcio, perché in questo caso l’evento è della Lega Calcio, comunica alla società di biglietteria quali sono i biglietti che possono essere venduti. In questo caso i biglietti vendibili erano 10mila, online ne sono stati venduti 3500“. Anche sui biglietti emessi prima dell’orario di libera vendita Angelo Coletta ha una spiegazione di buon senso “Potrebbero essere biglietti per gli sponsor o per la Lega. A inizio anno le società fanno contratti con gli sponsor nei quali garantiscono un certo numero di biglietti a partita e rimane nella legittimità del Foggia, come di qualsiasi altra società di calcio, stampare quei biglietti“. Restano i gravi casi di furti di identità (dei quali chi scrive è rimasta vittima): “Sono casi isolati ma non è responsabilità della società che gestisce la vendita dei ticket. Può essere successo che qualcuno o qualche punto vendita si sia appropriato dell’identità di qualcuno e questi sono casi da denunciare ma non ci sono responsabilità della Booking Show“. Ma quali sono i dati che occorre fornire per acquistare biglietti online? “Nome, cognome, data di nascita, residenza e luogo di nascita. E ogni tifoso può acquistare fino ad un massimo di 4 biglietti fornendo chiaramente i dati di tutti“. Appare evidente come le informazioni richieste siano di facile recepimento essendo dati richiesti dai principali social network e che con troppa leggerezza vengono resi pubblici.
La Società Calcio Foggia con uno stringato comunicato stampa ha dichiarato di avere riservato, pagando, una parte dei posti in Tribuna, senza però fare luce sulle cifre che in, condizioni di scarsità (la Tribuna del “Pino Zaccheria“ può ospitare circa 6mila persone), restano il dato fondamentale. Come restano le macchie del sospetto di diffusa microillegalità e di una gestione clientelare di una risorsa scarsa e desiderata. L’evento sportivo più sentito dell’anno per una città con poche altre gioie oltre a quelle calcistiche forse meritava un epilogo differente.