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Oltre la disabilità: Alex Hunt e il sogno chiamato Atp

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Antoine-Marie Roger de Saint-Exupery, celebre per aver composto il Piccolo Principe, disse: “Fai della tua vita un sogno, e di un sogno, una realtà”. Il sogno di Alex Hunt, neozelandese di 23 anni è di quelli tosti. Alex vuole mettercela tutta, vuole provarci fino alla fine nonostante le difficoltà siano notevoli.

Alex è neozelandese, ha 23 anni e il suo sogno è giocare nell’Atp, il circuito mondiale professionistico. Nella classifica nazionale del suo paese è n.41, nel ranking mondiale non ha ancora un punto, ma lui non si perde d’animo nonostante la sua disabilità non sia certo trascurabile: dalla nascita gli manca il braccio sinistro. Con il destro, quello con cui effettua naturalmente i colpi, se la cava più che bene. Al posto del braccio sinistro ha una protesi che allo stesso tempo, certamente non come un braccio naturale, gli permette di svolgere i vari colpi con naturalezza. Persino nella battuta, dove il braccio sinistro è chiamato in causa per il lancio della pallina, risulta essere deciso ed efficace.

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I problemi tecnici però non mancano affatto ed è lui stesso a precisarlo: “L’unica vera sfida a cui mi trovo davanti è cambiare l’impugnatura quando devo passare da un colpo all’altro”, ha spiegato al giornale neozelandese Stuff, “oppure quando la giornata è molto ventosa”. Per Alex la mancanza del braccio non è affatto un peso e riesce a vedere tutto ciò con grande semplicità: “Io sono nato così, quindi non avverto la mia disabilità come una reale mancanza. Ora voglio riuscire a entrare nel ranking Atp per dimostrare a tutti che nulla è impossibile». Hunt da quattro anni, gioca nel campionato universitario per il Saint Mary’s College Athletics di cui è il leader sia nel singolo che nel doppio. Allenato da John Gardiner, è alla ricerca del primo punto ATP che lo proietterebbe nel mondo dei grandi.

Un salto che potrebbe davvero fargli vivere quel sogno tanto desiderato e che, con il tempo e tanta forza di volontà – come disse il famoso scrittore – potrebbe trasformarsi in una splendida realtà.

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