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Non solo Leicester, ecco tutte le cenerentole d’Europa

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Quella del Leicester è una favola” afferma un emozionato Claudio Ranieri. E mentre il mondo tesse le lodi di Vardy e compagni celebrando quello che anche a distanza di anni verrà ricordato come il successo del secolo, in altre parti d’Europa nuove favole prendono vita.

In Russia, sulla riva destra del fiume Don nella città di Rostov, l’omonima squadra guidata dal tecnico turkmeno Gurban Berdiyew ha intrapreso un percorso che l’ha portata dal play out salvezza in Prem’er Liga al secondo posto e una lotta per il titolo ancora apertissima con il CSKA Mosca. Un solo trofeo in più di 86 anni di storia e un sogno, quello dei tifosi della “Porta del Caucaso”, che non vuole chiudersi ma che rischia di incontrare un ostacolo che potrebbe porre fine alla favola Rostov. La società di proprietà del magnate Alexei Fedorychev potrebbe infatti vincere il suo primo titolo nazionale della sua storia lo stesso anno che sancirebbe la scomparsa del club dalla scena calcistica a causa del rischio bancarotta. A delineare questo terribile scenario è stata la Agrofest-Don creditrice del club della Russia meridionale che ha presentato alla Corte Arbitrale un’istanza di fallimento. Ma nonostante la situazione societaria traballante l’obiettivo dei protagonisti è sempre quello di inseguire un sogno che non sembra così impossibile. “Se il Leicester ce l’ha fatta perché noi no?” dice Sardar Azmoun, talentuoso attaccante iraniano classe ’95 di proprietà del Rubin Kazan e che sembra destinato ad un trasferimento in Premier League in estate.

E che il Dio del calcio in questa stagione sembra essere stato particolarmente generoso con squadre meno fortunate in passato lo sanno anche in Romania dove le storiche e più blasonate corazzate di Bucarest sono state battute dal sorprendente Astra Giurgiu, vincitore della Liga 1 2015-16. Per la squadra allenata da Marius Șumudică è il terzo trofeo in carriera, gli ultimi due sempre recenti (Coppa di Romania nel 2013-14 e Supercoppa romena nel 2014). La squadra della Grande Valacchia, fondata nel 1934 e ricostituita nel 2005 parteciperà al terzo turno preliminare di Champions League cercando di trattenere i gioielli per la prossima stagione. Su tutti il talento classe ’91 Denis Alibec di proprietà dell’Inter e con alle spalle una breve esperienza anche nelle file del Bologna e che in questa stagione ha realizzato 14 reti in 25 partite trascinando il club alla vittoria finale.

Anche Israele ha avuto la sua sorpresa nella Ligat ha’Al con il primato a sorpresa del Be’er Sheva, due scudetti (l’ultimo nel ’76) in 70 anni di storia. A due giornate dalla fine, la squadra con la sede nell’omonima città nel deserto del Negev, si trova a +5 dalla più titolata Maccabi Tel Aviv ed è pronta ad affrontare il play off che assegnerà il titolo di campione da favorita assoluta. Insomma, in un anno memorabile nella storia del calcio mondiale, Claudio Ranieri è in buona compagnia nell’Olimpo degli scrittori di favole calcistiche.

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