La Nazionale Olandese che questa sera sfiderà l’Italia, si presenta con un commissario tecnico ad interim. Mentre prende corpo la suggestione Van Gaal, che aveva dato il suo definitivo addio al calcio, gli Oranje si ritrovano a dover fronteggiare con durezza una crisi che si era solo affievolita, ritornando prepotentemente dopo la sconfitta per 2-0 in terra bulgara. Lo scivolone al quarto posto nel girone di qualificazione ha causato qualcosa di più grave del ritorno dei fantasmi che hanno impedito l’accesso agli Europei 2016 (caratterizzati dall’accesso allargato). L’argomento della crisi del calcio Olandese è di colpo tornato in auge dopo che si era assopito, e quella che storicamente è sempre stata una delle Nazionali più temibili di tutta Europa, continua ad attraversare un momento nero che si spiega con semplicità: manca il ricambio generazionale. L’epoca di Robben è finita, Sneijder da solo non può mandare avanti la baracca, e anche lui non è forse più nel pieno delle sue energie, e Bas Dost fa faville al Benfica ma è ancora molto isolato nell’attacco Oranje. A farne le spese di questa crisi di gioco, e forse d’identità, è stato il c.t. Danny Blind, sollevato dall’incarico dopo essersi assunto le sue responsabilità, e forse mai troppo apprezzato dagli olandesi. Dopo il brutto 2-0 contro la Bulgaria, Strootman ha suonato la carica facendo un chiaro e tondo mea culpa: «siamo stati indegni di rappresentare l’Olanda».
Certo è, che vedersi scavalcare in classifica dalla Bulgaria per una doppietta – la prima in nazionale – di Spas Delev, che fuori dalla terra natale è stato solo una comparsa nel Las Palmas durante la stagione 2013-2014, non era proprio nei programmi degli Oranje, i quali erano chiamati a riscattare una mancata qualificazione che ha avuto del clamoroso. Ora la Francia è a +6, la Svezia a +3 (ed è la squadra mediocre vista agli Europei francesi), la Bulgaria a +2 con 9 punti, e poi c’è l’Olanda, distante anche dallo slot che vale i playoff. Dietro di lei, Bielorussia e Lussemburgo non possono rappresentare un pericolo, quindi la situazione è di nuovo drammatica, come per il cammino verso Francia 2016, con l’aggravante che qui solo la prima classifica accede direttamente ai mondiali russi. E con questa Francia, possiamo parlare di una vera e propria lotta per il primo posto? Gli applausi vanno fatti proprio alla Bielorussia, che ha bloccato i transalpini per 0-0 nel primo match, altrimenti i ragazzi di Didier Deschamps sarebbero primi a punteggio pieno.
Dell’Olanda che è andata in finale ormai sette anni fa durante il Mondiale del Sudafrica, non c’è più nulla ormai. Tra gli Oranje, manca quella generazione che in Francia è composta da (potenziali) fenomeni e nel vicino Belgio di grandi campioni nei vari club che però non riescono a stupire quando indossano tutti assieme la maglia della Nazionale. Per l’amichevole con gli Azzurri, siederà in panchina Fred Grim, ex portiere dell’Ajax, con cui ha anche vinto una Champions League. Ma nell’occhio del ciclone di quella che è stata una nuova caporetto a tinte arancioni, non è finito solo l’allenatore, ma anche quello che doveva essere il suo gioiellino, anch’esso proveniente dall’Ajax, ma ben più giovane dell’attuale momentaneo tecnico dell’Olanda. Martin De Ligt ha poco più di 17 anni, e contro la Bulgaria è stato schierato incautamente titolare da Blind. Gli sono bastati 4 minuti per dimostrare che era ancora troppo presto, facendosi anticipare da Delev per l’1-0, sugli sviluppi di una palla alta che sembrava non dare troppi problemi.