Tremilacentosessantadue.
Questo è, dati alla mano, il numero di spettatori persi negli ultimi 5 anni dalla Serie A.
24.655 la media spettatori della stagione 2012/2013, 21.503 la media della stagione 2016/2017, aggiornata alla 22esima giornata.
Un dissanguamento costante che ha posto il massimo campionato italiano dietro ai maggiori concorrenti continentali.
41.120 la media in Bundesliga, 35.741 in Premier, 28.217 in Liga.
Numeri inarrivabili per la Serie A che si trova a poter competere soltanto con la Ligue1 (19.700), con la Championship inglese (19.800) e con la serie B tedesca (21.000).
Una delle litanie più frequenti pronunciate da chi dovrebbe porre rimedio a questa situazione è quella del “riportare le famiglie allo stadio”.
Ma quanto costa ad una famiglia un pomeriggio di calcio in uno stadio italiano?
Nella maggior parte degli stadi italiani è prevista la riduzione per le donne.
Tra le eccezioni la neo promossa Crotone, il Genoa, le milanesi e le romane.
Situazione più complessa per i giovani.
Moltissimi gli sconti e le agevolazioni per gli Under 16. Fascia di riduzione che diventa Under 18 se si tifano Palermo, Pescara o Sampdoria.
Addirittura Under 26 se si è tifosi del Chievo.
Prendiamo allora come riferimento un nucleo famigliare di tre persone. Padre, madre e figlio di 14 anni.
Vedere Atalanta-Cagliari in curva costa 35 euro che diventano 55 se si sceglie la Tribuna Creberg Centrale.
Prezzi simili a Verona, sponda Chievo, dove per Chievo-Udinese l’intero nei settori popolari costa 20 euro. 12 il ridotto donna e gratuito il tagliando per gli Under 15.
Differente il discorso per le grandi. 115 euro la spesa totale per Juventus-Palermo in Tribuna Family, 120 invece in Tribuna Tevere per Lazio-Milan dove non sono previste riduzioni per le donne.
Prezzo tondo per le curve a Udine. 30 euro a testa per un posto nel nuovo Friuli nella sfida contro il Milan. Riduzioni previste nei Distinti dove la spesa totale è però di 135 euro.
Nessuna riduzione nelle curve di San Siro dove per una gara di fascia media del Milan si spendono 75 euro, che diventano 90 se in casa gioca l’Inter. 105 per il secondo arancio in un Milan-Sampdoria, 105 anche per l’Inter contro l’Empoli.
Conviene la curva a Firenze dove, nella sfida all’Udinese, bastano soltanto 15 euro (omaggio per gli Under 14), e conviene anche a Palermo dove con 16 euro una famiglia può gustarsi la sfida all’Atalanta.
Differente la situazione a Genova dove per Genoa-Sassuolo una famiglia spende 50 euro in Gradinata e 125 euro in Tribuna Superiore.
Cifre che scendono se si parla di Sampdoria. 45 euro in Gradinata e 90 in Tribuna Superiore per la sfida al Bologna.
Curiosa la differenza dei prezzi per le neopromosse.
A Crotone, per la sfida salvezza con l’Empoli, si pagano 40 euro in curva. 40 euro che diventano 105 per la sfida di Cartello con la Roma.
Situazione simile a Cagliari dove si arrivano a spendere 130 euro nei Distinti per la gara contro la Juventus e dove, per lo stesso settore ma con avversario il Genoa, si spendono 75 euro.
A Pescara invece per le gare Top una famiglia spende 48 euro mentre soltanto 37 per qualsiasi altra gara.
In conclusione, prendendo in analisi le ultime due gare di campionato, la spesa media per una famiglia di tre persone in curva è di circa 53 euro mentre per la tribuna è di 95 euro.
Prezzi che hanno sicuramente un’incidenza importante sui numeri impietosi della nostra Serie A.