Nettuno, un magico borgo sul Tirreno

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Collegata storicamente e geograficamente ad Anzio, all’estremità meridionale della provincia di Roma, Nettuno si staglia lungo la costa tirrenica con un centro abitato eterogeneo. La zona più caratteristica della cittadina laziale, il borgo detto “medievale” (in realtà ha origini più antiche) era anche la più antica di Antium. La storia narra che gli abitanti non fecero altro che cambiare il nome della contrada da Antium a Nettuno, forse in onore dell’omonimo dio. Il borgo di Nettuno dominava il piccolo porticciolo che negli ultimi decenni si è ingrandito fino a poter ospitare centinaia di imbarcazioni, soprattutto nella stagione estiva. Il porto di Nettuno, infatti, è uno dei più gettonati dai naviganti che transitano nel Tirreno e molti lo scelgono come base per le partenze.

Il borgo è un tuffo nel passato e si visita a piedi, il modo migliore per ammirare i vicoli e il caratteristico balcone da cui poter contemplare il mare. Di sera questa zona diventa un luogo dove poter mangiare in una delle trattorie dei vicoli, di notte invece i giovani si riversano nei locali e nei pub. Al Borgo si trova il Palazzo Baronale, il Palazzo Doria-Pamphilj, e la chiesa collegiata di San Giovanni Battista. A Nettuno un’altra visita obbligata porta a Torre Astura, fortificazione situata all’interno di un poligono militare, distante 5 chilometri a sud dalla città. La torre è stata edificata su un antico porto romano ancora visibile, nel 1193, ed è circondata da una pineta dove scorre il fiume Astura.

La riserva naturale provinciale Villa Borghese è situata al centro della città ed è stata definita area naturale protetta dal 1999. Unica area verde cittadina, prende il nome dal proprietario più illustre, la famiglia Borghese, è ben visibile anche dal mare perché risalta agli occhi con la sua macchia verde. Curiosità: Nettuno è anche una delle città più importanti per il baseball italiano, sport diffusosi grazie ai soldati statunitensi che stazionavano in questa zona durante la Seconda Guerra Mondiale. Il club della città tirrenica è il più titolato in Italia e vanta ben 17 scudetti.

Non solo pesce…

Nettuno, nonostante un grande porto turistico e un mare che lambisce la città, ha un’anima sicuramente più bucolica rispetto alla vicina Anzio. Due dei piatti tipici di Nettuno sono le rane fritte e la zuppa di rane, che un tempo venivano pescate nei fiumiciattoli delle campagne circostanti. Ad ogni modo anche qui è possibile gustare il pesce fresco in vari modi e a buon prezzo, come succede tutti i giorni nella “Officina del Pesce”, trattoria che propone menu fissi o variabili a costi piuttosto contenuti. Un altro buon ristorante è lo “Zero Miglia”, situato di fronte Chiesa di San Giovanni, che offre specialità di pesce e piatti tipici della cucina romana a prezzi abbordabili.

Le campagne intorno a Nettuno sono rinomate per la produzione di vini di ottima qualità, come il Cacchione e il Neroniano, che nel 2017 è entrato a far parte dei 50 migliori vini del mondo. Per dormire a Nettuno il bed&breakfast “Il Peperoncino” immerso  nel verde e situato in una tranquilla zona residenziale è un buon compromesso per chi è in cerca di maggiore tranquillità, mentre l’hotel “Scacciapensieri” e l’hotel “Neptunus” fanno al caso di chi vorrebbe alloggiare a pochissimi metri dal mare.

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