Altro che Stregoni, come da loro soprannome. L’incantesimo sta costando caro al Benevento, formazione al suo primo, storico campionato di Serie A. Per Lucioni e compagni l’avvio di stagione è stato un bagno di sangue: cinque sconfitte in altrettante partite e panchina di Marco Baroni, eroe della promozione nella scorsa stagione, che inizia a scricchiolare. La sconfitta del “Vigorito” contro la Roma, un sonante 0-4, nel turno infrasettimanale ha fatto il paio con il 6-0 incassato dal Napoli tre giorni prima al San Paolo. Numeri preoccupanti, quelli dei giallorossi, aggravati da una statistica della quale nel Sannio avrebbero certamente fatto a meno: stando a una classifica stilata dal quotidiano spagnolo Marca analizzando i cinque principali campionati d’Europa tra Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1, nessuno ha fatto peggio del Benevento, ultimo in una classifica virtuale composta da 98 squadre.
Alla qualifica di fanalino di coda della Serie A dopo cinque turni, infatti, si aggiunge il numero 0 alla voce “vittorie” e “pareggi”: ancora a secco di punti nei rispettivi campionati sono anche Colonia, Malaga e Crystal Palace, tre formazioni che possono però vantare una migliore differenza reti rispetto a quella del Benevento, pari a -13. Il Crystal Palace “vanta” un passivo di -8, il Malaga di -10 e il Colonia è a -12. Peggior squadra d’Europa, considerando i cinque principali campionati. E pensare che il campionato del Benevento era partito con un blitz sfiorato al “Ferraris” di Genova, dove una doppietta di Quagliarella aveva permesso alla Sampdoria di rimontare il provvisorio vantaggio di Amato Ciceretti. Una gioia illusoria, trasformatasi lentamente in una realtà con la quale fare i conti: le due partite interne consecutive contro Bologna e Torino, sfortunate negli episodi (legni e reti annullate), erano terminate con lo stesso punteggio. 0-1 per gli ospiti e zero punti in tasca per i padroni di casa.
Le 10 reti incassate in 72 ore contro Napoli e Roma hanno complicato il bilancio. Che non sarebbe stata un’annata semplice per una matricola come il Benevento, era semplice immaginarlo. Un avvio così complicato, però, non era nei programmi nemmeno dei più pessimisti. Che avranno tirato in ballo anche i ricorsi storici, legati all’antico nome della città: fino al 275 a.C. si chiamava infatti Maleventum, e fu l’episodio conclusivo delle guerre vinte dai Romani contro Pirro, re dell’Epiro, a determinarne l’inversione di significato.Il buon vento è quello che servirebbe in poppa alla formazione di Baroni, a partire dal prossimo impegno: domenica sarà tempo di sfidare il Crotone in trasferta, in quello che ha tutti i crismi di uno scontro diretto per la salvezza. Chissà che non sia il tempo di muovere la classifica e scrollarsi di dosso un record del quale a Benevento avrebbero fatto volentieri a meno.