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Mondiali Femminili: chi c’è e chi non c’è
Il Mondiale di calcio femminile assurge a ruolo e dignità che finalmente meritava. In Italia le squadre femminili ora hanno una struttura societaria più solida e spesso sono lo “specchio” delle squadre maschili. Che fosse un fenomeno in crescita lo dimostra l’attenzione già da due anni della stampa e un’altra cosa che forse è sfuggita a molti. La nazionale maschile under 15 di calcio è allenata da Patrizia Panico. Ex calciatrice e brava allenatrice. È lei che alla domanda stupida di un cronista “come si comporta per entrare nello spogliatoio dei ragazzi?”, ha risposto “apro la porta ed entro, sono i miei giocatori
Al mondiale nel girone dell’Italia c’è anche la Giamaica. Squadra che è stata fortemente voluta da Cedella Marley. Figlia di Bob che ha creato tutto solo cinque anni fa. E ha subito centrato un traguardo prestigioso.
A questa Coppa del mondo non ci sarà Ada Hegerberg. La ragazza in foto, bella e letale attaccante. La calciatrice norvegese è pallone d’oro femminile. Mentre ritirava il premio alla cerimonia con i colleghi maschi, Ada si è sentita chiedere da un Dj se sapesse twerkare. Che per chi non lo sapesse è il ballo che fa muovere le natiche. Alla domanda cretina e assolutamente fuori luogo, Ada ha risposto con un serio e imbarazzato “no”, prendendo il premio e andando via.
A questi mondiali non ci sarà ma la notizia non ha fatto scalpore eppure dovrebbe. Perché ha rifiutato la convocazione come segnale di protesta della disparità di trattamento tra uomini e donne. E considerato che a Ronaldo una domanda del genere forse non l’avrebbero fatta, un po’ di ragione forse ce l’ha.
A proposito, a chi si stupisce del “nuovo” fenomeno del calcio femminile, negli anni ’80, la nazionale italiana cantanti sfidò la nazionale femminile di calcio. Pensando ad uno scontro alla pari e quasi fonte di curiosità. I cantanti furono sconfitti 2-0 e videro la palla col contagocce. Così. Per dire.
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