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Milan: Gli occhi dell’amore (per il calcio) non hanno bisogno di guardare

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Milan: Gli occhi dell’amore (per il calcio) non hanno bisogno di guardare

Chi ha qualche anno si ricorda ancora l’emozione di ascoltare le gesta della propria squadra del cuore alla radio, con i sapienti radiocronisti di tutto il calcio minuto per minuto che non si perdevano e non ti facevano perdere un dettaglio.

E poi quando arrivava il boato dello stadio e se giocavi in casa speravi fosse il tuo campo perchè voleva dire che avevi segnato se invece, la tua squadra era in trasferta, saliva un terrore da gelare il sangue. Mi piace pensare che forse anche grazie a quello eravamo una generazione in grado di immaginare e quindi sognare. Oggi con le televisioni, si è diluito non solo il livello dei dettagli del racconto ma vista la facilità di fruizione anche l’interesse e la passione per un calcio sempre meno popolare e sport ma più elitario e business.

Ci sono persone che però l’avvento delle immagine non le ha toccate minimamente e per tutta la vita saranno incollate alla radiolina in attesa del goal della propria squadra. Sono le persone ipovedenti afflitte da cecità.

Per questo grazie all’Istituto dei Ciechi di Milano, già dalla scorsa partita in casa contro il Frosinone ma soprattutto dalla prima giornata della prossima stagione, il Milan ha aperto un settore apposito per gli ipovedenti vicino al campo per fargli sentire dal vivo il boato quando un goal viene segnato.

Nel passato ha stretto il cuore di tutti il video del tifoso argentino che non vede ma che non si perde una partita affianco al figlio che gliela racconta secondo per secondo.

Anche a San Siro sarà lo stesso: ci sarà una traccia audio da parte di un radiocronista formato dall’Istituto  e anche gli steward, anche loro formati dall’istituto che assisteranno i tifosi ipovedenti prima durante e dopo la partita.

Un’iniziativa stupenda, un processo di inclusione doveroso che speriamo anche le altre società seguano nel futuro e di cui il nostro calcio aveva davvero bisogno.

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Nato a Roma nel 1990, anno delle notti magiche. Ex giocatore di basket, nonostante gli studi in legge, dopo una lunga parentesi personale negli States, decide di seguire la sua passione per lo sport e per il giornalismo.
Giornalista iscritto all'albo, da quattro anni vice caporedattore di GiocoPulito.it, speaker radiofonico a Tele Radio Stereo e co-conduttore a TeleRoma 56.

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